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Webinar sui Beni Confiscati – Programma Falcone-Borsellino: una buona occasione per uno scambio di esperienze ed idee tra Italia e Colombia


Il 22 Giugno si è tenuto il Webinar “LA ADMINISTRACIÓN Y EL DESTINO DE LOS BIENES CONFISCADOS AL CRIMEN ORGANIZADO: EL CASO ITALIANO Y COLOMBIANO EN UNA PERSPECTIVA REGIONAL COMPARADA”

L’evento è stato organizzato da IILA nell’ambito delle attività di Assistenza Tecnica del Programma Falcone-Borsellino, con la collaborazione della Sociedad de Activos Especiales (SAE), una partecipata del governo colombiano (per la precisione del Ministerio de Hacienda y Crédito Público), che si occupa della gestione di quel patrimonio di cui si è proceduto o si sta procedendo alla specifica disciplina della extinción de dominio.

Il Webinar, dopo la conclusione dei corsi di formazione virtuale sulla Corruzione in Appalti Pubblici e sui Cybercrimes del mese di maggio, ha di fatto dato inizio alla seconda fase del Programma. Nel mese di giugno sono state quindi raccolte le richieste di Assistenza Tecnica da parte dei paesi e delle istituzioni, beneficiari della formazione. IILA ha ricevuto richieste da sei paesi, per un totale di 15 richieste di Assistenza Tecnica, che sono in fase di studio e valutazione, per una definizione delle modalità di implementazione e azione in stretta collaborazione con il Coordinamento Scientifico ed Esecutivo del Programma.

L’evento, seguito principalmente da partecipanti italiani e colombiani, è stato introdotto dal Consigliere Giovanni Tartaglia Polcini, che nella sua veste di Coordinatore Scientifico del Programma Falcone-Borsellino ha fatto gli onori di casa e ha esposto i pilastri fondamentali della attività di diplomazia giuridica che negli ultimi anni sta portando avanti IILA (capacity building, institution building, law enforcement e consensus building).

La fase introduttiva si è conclusa con l’intervento del Dott. Santiago Ávila Vanegas, Primo Segretario dell’Ambasciata di Colombia in Italia, il quale ha sottolineato gli impegni della Colombia nella lotta al crimine organizzato e la speciale relazione tra Italia e Colombia in questo ambito, anche alla luce delle ultime attività svolte all’interno dello stesso Programma Falcone-Borsellino.

Nella prima parte, i relatori della giornata: il Dott. Bruno Corda, il Dott. Francesco Menditto e la Dott.ssa Maria Rosa Turchi – rispettivamente Presidente della Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata (ANBSC), Magistrato e Membro del Consiglio di Amministrazione della ANBSC e Direttrice del Dipartimento Responsabile dell’Amministrazione dei Beni Mobili ed Immobili oggetto di confisca della ANBSC – hanno presentato l’Agenzia, l’operato e le problematiche sin qui riscontrate. I relatori hanno risaltato la quasi unicità del caso italiano e il carattere senza dubbio pionieristico della normativa italiana volta al riutilizzo per scopi sociali dei beni confiscati alla criminalità organizzata.

Nella seconda parte, il Presidente della SAE, Dott. Andrés Alberto Ávila, ha spiegato la natura della Società di cui è alla guida e, attraverso un dettagliato intervento, ne ha elencato successi e problematiche, ringraziando IILA ed i presenti per il proficuo e costante confronto.

Il Consigliere Nicola Russo, Coordinatore Esecutivo del Programma Falcone-Borsellino ha in seguito presentato il Programma PAESCA (Programa de Apoyo a la Estrategia de Seguridad de Centroamérica), un intervento sul rafforzamento dei sistemi di confisca e gestioni dei beni sequestrati alla criminalità organizzata, eseguito da IILA con fondi della Cooperazione Italiana. Uno sguardo al passato recente, dalle cui ceneri è sorto lo stesso Programma Falcone-Borsellino. Il magistrato si è soffermato sul caso de los Países del Triángulo Norte (Honduras, El Salvador e Guatemala), dei cui risultati ha curato la pubblicazione. Nella relazione ha sollevato le criticità nell’applicazione della esperienza italiana ai casi menzionati, aprendo così uno spazio di riflessione sulla strategia da perseguire nel presente Programma e nei futuri interventi di diplomazia giuridica.

Ha concluso la fase di interventi il Dott. Lucas Manjon, Rappresentante della Associazione Libera in Argentina e Referente Nazionale della Red ALAS. Nel suo intervento ha esposto il caso argentino partendo dalla legislazione attuale, i tentativi di applicazione (molto limitati) delle innovazioni introdotte di recente nella direzione del riutilizzo per fini sociali dei beni confiscati e la necessità di proseguire su questa strada. In effetti, facendo riferimento alle vittime di tratta e sfruttamento e nel percorso tracciato dall’approccio riparativo della giustizia, ha sottolineato che la fiducia si può ripristinare solo attraverso una riparazione integrale (e non solo economica) delle vittime, della propria società, dello Stato e dei suoi rappresentanti, fiducia messa in dubbio dall’esistenza e dall’operato della criminalità organizzata. IILA e LIBERA stanno eseguendo un intervento sul riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata in Argentina, con i fondi messi a disposizione dal Contributo volontario della DGCS/MAECI.

Il seminario si è concluso con la ferma intenzione di tutti i partecipanti di proporre una seconda edizione di approfondimento.