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L’IILA aderisce alla Settimana Mondiale dello Spazio delle Nazioni unite con l’Incontro “L’America Latina e lo spazio: opportunità per le donne latinoamericane”. Martedì, 5 ottobre alle ore 17.00, sede IILA


Per la prima volta l’IILA ha aderito alla “Settimana Mondiale dello Spazio” (World Space Week), indetta dall’Assemblea Generale dell’ONU dal 4 all’8 ottobre. L’edizione di quest’anno è stata dedicata alle donne nello Spazio, due tematiche, la cooperazione spaziale e l’inclusione di genere, ben presenti nell’attuale agenda di lavoro dell’IILA e che hanno offerto l’ occasione per individuare il tema dell’incontro “L’America Latina e lo spazio: opportunità per le donne latinoamericane” svoltosi il 5 ottobre in modalità mista, presenziale nella sede IILA  e online.

La Direttrice degli Affari Internazionali dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Gabriella Arrigo, la professoressa María Laura Carranza (Università del Molise) e la Dottoressa Tatiana Viana (consulente esterna dell’IILA per le questioni di diritto e cooperazione spaziale), accompagnate dalla Segretario Generale dell’IILA Antonella Cavallari e dalla responsabile della Segreteria Tecnico Scientifica Florencia Paoloni, hanno condiviso le proprie esperienze e dato  vita ad una interessante conversazione sul contributo delle donne alle scienze e alle tecnologie spaziali e sulle prospettive delle donne in questo settore, con particolare riferimento alle possibilità che si stanno aprendo in America Latina, dove l’ interesse per lo sviluppo di “politiche dello spazio” è certamente in crescita, basta ricordare la recente decisione in ambito CELAC di istituire  l’Agenzia  Latinoamericana e Caraibica dello Spazio.

Antonella Cavallari ha aperto la discussione sottolineando che l’impegno dell’ IILA per l’uguaglianza di genere comprende anche iniziative concrete dirette a stimolare la consapevolezza, le capacità e le competenze delle donne, in particolare di quelle più giovani, nelle discipline STEM (come ad esempio i progetti in Repubblica dominicana e Haiti in via di applicazione anche ad altri paesi centroamericani) e ha presentato il “fondo Spazio” della Biblioteca IILA, un efficace esempio di collaborazione tra i diversi settori dell’IILA, in questo caso tra la Segreteria Tecnico Scientifica e la Biblioteca. Partendo dalla constatazione della difficile accessibilità (per ragioni di costo e di disponibilità) di testi scientifici di ricercatori latinoamericani in tema di ricerca e cooperazione spaziale, il fondo sta raccogliendo volumi e pubblicazioni che sono messi a disposizione del pubblico interessato, insieme ai circa 80.000 della Biblioteca IILA, una delle principali raccolte in Europa dedicate all’America Latina.

La conversazione si è quindi sviluppata illustrando le esperienze professionali delle partecipanti, illuminante la ricca traiettoria professionale della Direttrice Arrigo – che non ha mancato di sottolineare quanto sia fondamentale offrire alle donne l’ opportunità di cimentarsi in sfide considerate non usuali –  e il contributo delle donne nel campo della ricerca e delle attività spaziali.

I profondi e rapidi cambiamenti in atto nel settore, le novità e le sfide da affrontare offrono straordinarie opportunità per incoraggiare una maggiore inclusione femminile in un ambito in cui – ha sottolineato Tatiana Viana – le donne rappresentano ancora il 20% della forza lavoro e contribuiscono al 30% della ricerca. In una prospettiva di maggiore inclusione le strategie e i programmi attualmente in svolgimento in America Latina aprono alle donne occasioni significative per ridurre questo margine, ancora troppo penalizzante. Passando ad una delle numerosissime applicazioni pratiche delle tecnologie satellitari, la professoressa Carranza ha infine illustrato il progetto Italo- Argentino ITAREO , cui partecipano l’Università di Roma La Sapienza, l’Università degli Studi di Pavia e l’Istituto di Alti Studi Spaziali Mario Gulich, basato sull’utilizzo di tali tecnologie per la mappatura degli indicatori che permettono di monitorare il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile della Agenda 2030 delle Nazioni Unite. L’incontro si è concluso con una vivace sessione di domande e risposte con il pubblico presente in sede e con i partecipanti collegati da remoto e un brindisi nel nuovo giardino dell’IILA.

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