Inaugurazione Padiglione America Latina-IILA alla 56. Esposizione Internazionale d’Arte. Venezia. 8 maggio 2015

Il Padiglione, intitolato “Voces indígenas”, curato da Alfons Hug con il Commissario Sylvia Irrazábal, Segretario Culturale IILA, vuole testimoniare la perdurante vitalità delle lingue autoctone quali veicolo di storie, leggende, sentimenti di popolazioni che lottano per essere ascoltate e rispettate e per far sentire, in un mondo globale, i loro racconti, frutto ed espressione di una cultura sempre viva.
Numeroso l’afflusso del pubblico che ha particolarmente apprezzato un allestimento sobrio, essenziale e spartano, teso a restituire quel senso di sacralità che queste voci vogliono esprimere.
Gli artisti hanno interagito con il folto pubblico per illustrare il messaggio delle testimonianze da loro raccolte e trasmesse, contribuendo così alla tematica della 56. Biennale d’Arte: “Tutti i futuri del mondo”.
Nel suo intervento, l’Ambasciatore Malfatti di Monte Tretto ha sottolineato come l’IILA, attraverso il proprio Padiglione, intenda ancora una volta mettere in risalto i tratti comuni e le differenze dei popoli e dei Paesi latinoamericani, la cui identità è proiettata verso il futuro ma affonda le radici nelle tradizioni e nel patrimonio linguistico-culturale.
Nel Padiglione America Latina-IILA hanno esposto i seguenti artisti latinoamericani: Sofia Medici e Laura Kalauz (Argentina), Sonia Falcone e José Laura Yapita (Stato Plurinazionale di Bolivia), Adriana Barreto (Brasile), Paulo Nazareth (Brasile), Rainer Krause (Cile), León David Cobo, María Cristina Rincón e Claudia Rodríguez (Colombia), Priscilla Monge (Costa Rica), Fabiano Kueva (Ecuador), Mauricio Kabistan (El Salvador), Sandra Monterroso (Guatemala), Barbara Prézeau Stephenson (Haiti), Leonardo González (Honduras), Humberto Vélez (Panama), Raúl Quintanilla (Nicaragua), Erika Meza e Javier López (Paraguay), José Huamán Turpo (Perù), Gustavo Tabares (Uruguay), Ellen Slegers (partecipazione speciale, artista tedesca legata all’America Latina).