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IILA rende omaggio allo scrittore cileno Luis Sepúlveda.


 

“Yo creo que la gente de este profundo sur del mundo y  el resto de la humanidad no tenemos grandes diferencias, pertenecemos a la misma familia humana. Pero, por experiencia propria, sí he aprendido entre mi gente (sobretodo entre la gente que vive al sur del paralelo 42, en la Patagonia) que es gente que tiene paciencia, que tiene un gran amor por la vida y un gran amor por la vida que se expresa justamente en la solidaridad. La solidaridad entre ellos, la necesidad de la comunicación constante, el entenderse. […] Esta gente, que habita más al sur del paralelo 42, tiene una forma muy especial de ser y es una forma muy esperanzadora. […] ¿Que podemos ofrecer al resto del mundo? Esto, que somos del sur y una sola cosa que se llama tesón y este tesón es fundamentalmente amor por la vida, un enorme amor por la vida.”

Luis Sepúlveda,

Roma, 4 dicembre 2017

 

In queste ore così tristi, vogliamo omaggiare il grande scrittore cileno Luis Sepúlveda. Ha accompagnato con le sue parole le generazioni di tutto il mondo, contribuendo ad alimentare l’amore e la passione non solo per l’America Latina ma per l’immaginazione come potere da esercitare per migliorare il mondo in cui viviamo.

Le parole citate sembrano quasi un contributo all’odierno dibattito su come affrontare questo terribile virus che ha preso anche la sua stessa vita: l’amore per la vita e il senso di solidarietà latinoamericani saranno infatti vitali per affrontare l’emergenza e le sue conseguenze.

L’IILA ha avuto l’onore di accoglierlo,  con un incontro- intervista del giornalista Federico Guiglia, il 4 dicembre 2017, durante le celebrazioni del 50° anniversario della nascita della nostra Organizzazione, e oggi vogliamo ricordarlo proprio con l’incredibile momento di condivisione che ci regalò in quell’occasione. Salutiamo in questo modo un grande scrittore, ma soprattutto un grande uomo.

 Luis Sepúlveda all’IILA- Roma, 4 dicembre 2017