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II° seminario “Networking Webinar Economia mafiosa e crisi da Covid: pericoli di infiltrazione. Ulteriori riflessioni su Coronavirus e Penitenziario”. 29 aprile 2020


Il 29 aprile 2020 ha avuto luogo il II° seminario“Networking Webinar Economia mafiosa e crisi da Covid: pericoli di infiltrazione. Ulteriori riflessioni su Coronavirus e Penitenziario”. Si è trattato della seconda occasione di scambio di idee con tutti gli esperti italiani de EL PAcCTO.

Hanno partecipato in questa occasione magistrati, funzionari dirigenziali dell’Amministrazione Penitenziaria e delle Forze di Polizia che sono stati impiegati in missioni nel componente penitenziario del Programma e nelle attività trasversali. Scopo dell’incontro è stato duplice: completare il dibattito sui sistemi penitenziari ed avviare una riflessione sul tema emergente afferente al pericolo di infiltrazione della economia mafiosa nell’epoca della crisi da Covid-19. Numerose le istituzioni che sono state coinvolte: MAECI, IILA, Ministero della Giustizia, DAP, Ministero dell’Interno, GdF, CSM, DNA, SSM, e numerosi funzionari delle Forze di Polizia del DAP ed esperti in sicurezza collegati da Panama, Brasile, Argentina e Perù.

Il S.G. dell’IILA, Antonella Cavallari, ha posto l’attenzione sul filone della diplomazia giuridica attraverso progetti della cooperazione italiana e mediante programmi finanziati dall’UE; il Direttore centrale vicario per l’America latina e caraibi MAECI, min. plen. Michele Pala, ha illustrato le iniziative della Direzione generale della Mondializzazione, DGMO, che cura i rapporti con paesi latino americani e dell’IILA. Le problematiche in ambito penitenziario si sono acuite nel periodo emergenziale: proprio per questo motivo la diplomazia giuridica, la disseminazione valoriale e la diffusione della cultura della legalità sono chiamate ad operare con uguale capacità ed attivismo nei Paesi latino americani il fulcro dell’expertise italiana; il Procuratore Nazionale Aggiunto Antimafia e Antiterrorismo, Giovanni Russo, ha descritto ai partecipanti il ruolo della DNA di analisi dei fenomeni mafiosi e predisposizione di strategie da adottare per contrastare l’infiltrazione della criminalità organizzata nel periodo post Covid; il Sostituto Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Antonio Laudati, ha illustrato le problematiche connesse alla pandemia che ha prodotto ripercussioni sulla società. I pericoli rappresentati sono costituiti dall’operatività della criminalità organizzata e dalle possibili ricadute nel tessuto economico; il Procuratore Nazionale Aggiunto Antimafia e Antiterrorismo, Maria Vittoria De Simone, ha invece approfondito il tema delle misure alternative e della sospensione della esecuzione della pena per i criminali più pericolosi attualmente detenuti; il Magistrato di Sorveglianza presso Tribunale di Sorveglianza di Roma, Leonardo Circelli, ha rappresentato le difficoltà di azione nel fronteggiare la mole di atti di gran lunga superiore rispetto all’ordinario, per giunta a fronte di una scarsa presenza di personale. Sono state intraprese sinergie con altri attori coinvolti, come l’Autorità sanitaria per la gestione della situazione carceraria; il Sostituto Procuratore Generale, Pietro Molino, ha calibrato il suo intervento sul contrasto alla criminalità organizzata puntando l’attenzione sulla circuitizzazione dei detenuti; il Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma, Mario Palazzi, ribadendo l’importanza della diplomazia giuridica, la disseminazione valoriale e la capacity building, propria dei nostri programmi internazionali, ha rappresentato le problematiche connesse alla criminalità organizzata nella pubblica amministrazione, che trae beneficio dalla situazione attuale di emergenza sanitaria per radicarsi ancora di più nel tessuto economico. Fondamentale è il ruolo dei consulenti che non fanno parte delle organizzazioni criminali, ma si fanno promotori per un ricavo economico; il Procuratore Aggiunto DDA presso il Tribunale di Catania, Francesco Puleio, ha affrontato due temi di fondamentale importanza: quello dei circuiti sul sistema penitenziario, in riferimento al complesso fenomeno delle misure cautelari (con specifico riferimento, quindi, all’ingresso in carcere) e quello inerente alla detenzione dei condannati per mafia in regime speciale del 41 bis o.p.; il magistrato Andrea Tarondo, distaccato in Perù per seguire un progetto bilaterale antidroga della UE, in collegamento da Lima, ha rappresentato la proiezione della diplomazia giuridica applicata sul campo e le iniziative italiane di assistenza utili per il supporto all’America latina. Questi si è concentrato sul tema della criminalità organizzata e del traffico degli stupefacenti; il SG IILA, Antonella Cavallari, tracciando le conclusioni del webinar ha rivolto un appello all’unità d’azione per conseguire risultati importanti, con un’azione basata sulla condivisione di esperienze, che tenga ben presente la grande opportunità di cogliere le nuove sfide nell’ambito della diplomazia giuridica; il Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Federico Cafiero de Raho, ha rappresentato l’impegno dell’Italia sta affrontando in materia di scarcerazioni di detenuti che si trovano in regime speciale di detenzione di cui all’art. 41 bis o.p. e per i detenuti in regime di alta sicurezza.

La condivisione di esperienze delle istituzioni è importante nei momenti di necessità, come quello attuale della emergenza di diffusione del Coronavirus impone. Le mafie hanno grande capacità di infiltrarsi nell’economia e proprio sotto questo profilo è importante creare un meccanismo che consenta di analizzare, verificare, controllare, vigilare affinché i nuovi flussi finanziari, la liquidità che lo Stato mette a disposizione delle imprese non vengano intercettati dalle imprese contigue alle mafie.