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Giustizia e sicurezza


PROGRAMMA IILA-SICA DI ALTA FORMAZIONE

Il primo programma di cooperazione tra l’IILA e il SICA, anche chiamato “Programma IILA-SICA di Alta Formazione”, è un’iniziativa finanziata dalla cooperazione italiana e avviata dall’Organizzazione Internazionale Italo – Latino Americana insieme alla Segreteria Generale del SICA, e si pone come obiettivo principale, quello di contribuire al rafforzamento della cultura “Comunitaria” centroamericana, attraverso il rafforzamento della capacità partecipativa di ogni  Paese membro ai processi d’integrazione regionale promossi dal SICA. Il programma in questione, avviato nel 2009 e conclusosi nel Giugno 2014 ha visto la realizzazione di 4 Corsi di Alta Formazione incentrati nella costruzione di progetti regionali, la realizzazione di 2 tirocini  e successiva specializzazione in Europa di 16 funzionari afferenti ai paesi del SICA dedicati ai temi di integrazione regionale, la costruzione della Rete IILA-SICA di cooperazione per l’integrazione regionale e l’elaborazione e perfezionamento dei progetti. Diversi sono stati i risultati raggiunti nei 3 settori oggetto di studio, Energetico, Integrazione Regionale e Sicurezza, in particolare quest’ultimo, grazie alla crescente collaborazione tra l’IILA, i paesi del Centro America e il SICA ha trovato rilevante continuità nella realizzazione del Programma di Supporto Italiano alla Strategia della sicurezza in Centroamerica – ESCA

SOSTEGNO DELL’ITALIA ALLA STRATEGIA DI SICUREZZA CENTROAMERICANA (ESCA 1 – ESCA 2)

Il programma MAECI-IILA di sostegno all’ESCA, è un programma  incentrato su azioni di rafforzamento delle capacity building, law enforcement, institution building e value dissemination, che ha coinvolto, attraverso 6 diversi Corsi di alta formazione, circa 450 funzionari di alto livello provenienti da Guatemala, El Salvador, Honduras, Panama, Repubblica Dominicana e Costa Rica, questi coinvolti nelle azioni di contrasto ai crimini patrimoniali. L’iniziativa rappresenta una manifestazione concreta dell’impegno che l’Italia assume nell’ambito del “Gruppo di Paesi Amici della Strategia della Sicurezza del Centroamerica (ESCA)” con lo scopo di sostenere i Governi centroamericani nella pianificazione di una strategia condivisa incentrata  alla lotta al crimine, alla prevenzione sociale della violenza, al reinserimento, al recupero e sicurezza nelle carceri e al potenziamento delle istituzioni. Il programma si compone di due fasi, la prima, avviata nel 2015, ha visto come paesi beneficiari El Salvador, Guatemala e Honduras e si è prefissata come obiettivo quello di determinare azioni efficaci per la lotta al  crimine organizzato, mirando tra queste all’armonizzazione delle legislazioni dei  paesi coinvolti nel programma, la seconda fase invece è nata dai risultati positivi ottenuti proprio nella  prima fase e dalle considerazioni emerse durante lo svolgimento dei corsi di alta formazione, che hanno portato all’estensione dell’iniziativa ad altri 3 paesi Centroamericani e del Caribe, quali Costa Rica, Panama e Repubblica Domenicana. Tra iMolteplici risultati ottenuti durante i processi d’attuazione di entrambe le fasi, si menzionano: laformazione di 320 funzionari istituzionali  appartenenti alle amministrazioni che nei territori hanno a carico la gestione del processo di contrasto patrimoniale, la costituzione di 6 Fori permanenti nei paesi beneficiari, in grado di riunire gli attori coinvolti nel contrasto patrimoniale e l’elaborazione di un documento condiviso, “Borrador de Altos principios relativos al secuestro, incautación y destinación de los bienes incautados” con il fine di generare un documento tecnico unico, condiviso in contenuti e forma per i 6 paesi beneficiarie con dimensione regionale. Il coinvolgimento attivo degli Organismi sovrannazionali, altresì,  ha condotto alla firma di 2 importanti Accordi, quali:  L’accordo di cooperazione tra IILA e la Corte Centroamericana de Justicia e l’Accordo di cooperazione tra IILA e il Foro de Presidentes y Presidentas de Poderes legislativos del Centro América y de la Cuenca del Caribe (FOPREL), entrambi sottoscritti il 17-18 Settembre 2015 a Managua, Nicaragua.

MENORES Y JUSTICIA (FASE 1 – FASE 2)

Il Programma Menores y Justicia avviato nel 2015 si propone di rafforzare, in termini di strategia e modalità, il Sistema di giustizia minorile nei paesi centroamericani quali Guatemala, El Salvador e Honduras, mediante un’azione integrata e trasversale incentrata sulla figura del minore penalmente responsabile di reati, mediante un processo di definizione e implementazione di percorsi di pena alternativi al carcere per minori in conflitto con la legge e di miglioramento del sistema della detenzione preventiva, coinvolgendo in rete i paesi della regione, del SICA e della Corte Suprema di Giustizia Centroamericana.Il programma è volto alla promozione della condivisione e applicazione, tra i paesi dell’America centrale, dei più adeguati sistemi di giustizia che coinvolgono i minori in conflitto con la legge, puntando fortemente  all’inclusione sociale secondo un approccio che vede minori/adolescenti come agenti di sviluppo, soprattutto in Guatemala e in El Salvador. La seconda fase del progetto è incentrata ai processi di riabilitazione e reinserimento socioeducativo degli adolescenti, così come previsto nelle legislazioni nazionali specializzate in materia di penale minorile. Nella sua totalità il programma  si prefigge l’obiettivo di rafforzare i processi di diffusione e accesso alle misure alternative alla detenzione, alle dinamiche di socializzazione degli adolescenti sanzionati e ai programmi di reinserimento socio-produttivi.

SOSTEGNO AL GOVERNO COLOMBIANO PER IL RAFFORZAMENTO DELL’AICMA: ACCION INTEGRAL CONTRA LAS MINAS ANTIPERSONA  (COLOMBIA)

Ulteriore programma in ambito di Giustizia e Sicurezza è il progetto di sostegno all’iniziativa del Governo colombiano “Azione Integrale Contro le Mine Antipersona (AICMA)”, finanziato dalla DGMO-MAECI, sorta con l’obiettivo di offrire un contributo al processo di pace in atto nel paese in accordo con tre pilastri inclusi nell’AICMA, vale a dire assistenza alle vittime con riferimento all’inclusione sociale e alla generazione di opportunità, prevenzione ed educazione sul rischio mine e bonifica del territorio. In ossequio ai primi due pilastri sono state promosse iniziative di comunicazione e sensibilizzazione sul rischio mine, rivolte alle popolazioni più esposte al rischio. Quanto invece agli sforzi rivolti alla bonifica del territorio dagli artefatti esplosivi disseminati dagli insorti nel corso della guerra civile e dalle munizioni inesplose, si è messo in campo un articolato programma di formazione, curato dagli esperti del C-IED Centro d’Eccellenza interforze Improvised Explosive Devices dell’Esercito Italiano rivolto ai militari colombiani impegnati nelle operazioni di sminamento umanitario.

ASSISTENZA TECNICA E FORMAZIONE ALL’ESERCITO ECUADORIANO IN ATTIVITÀ DI SMINAMENTO UMANITARIO (ECUADOR)

Gli eccellenti risultati ottenuti dalle iniziative rivolte alla Colombia, hanno incoraggiato il Governo dell’Ecuador a richiedere all’IILA l’elaborazione di un’iniziativa rivolta alla formazione del proprio personale militare, impegnato in operazioni di sminamento umanitario. Grazie alla disponibilità già espressa dalla DGMO-MAECI è emersa la possibilità di realizzare una specifica attività di formazione e assistenza tecnica, concepita su quanto già messo in atto a favore della Colombia, cosicché anche l’attività rivolta all’Ecuador sarà destinata prevalentemente a offrire formazione e assistenza tecnica in materia di sminamento.

ASSISTENZA TECNICA E FORMAZIONE ALL’ESERCITO PERUVIANO IN ATTIVITÀ DI SMINAMENTO UMANITARIO (PERÚ)

Attualmente, a seguito di una richiesta avanzata dal Governo peruviano, è in fase di elaborazione una proposta di progetto concentrato sulla formazione e l’assistenza tecnica ai militari peruviani attivi nel campo dello sminamento umanitario. Grazie ai fondi del Ministero della Difesa italiano, infatti, nel Settembre 2018, si è svolta una prima missione tecnica in Perù che, grazie ai primi contatti tra militari italiani e autorità locali, ha consentito di avere un primo quadro della situazione del Paese in tema di sminamento umanitario. Come per i programmi in corso di svolgimento a favore della Colombia e dell’Ecuador, anche l’attività rivolta al Perù sarà prevalentemente volta a offrire formazione e assistenza tecnica in materia di sminamento umanitario.