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Fiera MACFRUT 2021: l’IILA presente con uno stand istituzionale


La 37ª edizione della fiera MACFRUT, una delle principali fiere internazionali dedicata all’intera filiera ortofrutticola italiana, si è svolta a Rimini dal 7 al 9 settembre 2021 e negli ultimi anni, attraverso l’IILA, ha visto la partecipazione di aziende e produttori latinoamericani.

Quest’anno dopo una larga interruzione imposta dalla pandemia, l’IILA , è stata nuovamente presente con il proprio stand a MACFRUT, importante evento che non solo segna la ripartenza delle attività in presenza, ma che è sempre più in linea con i temi prioritari nell’agenda di Cooperazione IILA con l’America Latina: agricoltura e tecnologie ad essa applicate per il miglioramento della sostenibilità ambientale, economica e sociale.

Lo stand istituzionale è stato messo a disposizione dei delegati di tutti i paesi membri, i quali hanno potuto organizzare incontri B2B e promuovere i loro prodotti, anche in forma multimediale. Inoltre, la delegazione IILA – composta dai rappresentanti dall’Ambasciatore di Cuba, S.E. José Carlos Rodríguez Ruíz, dall’Ambasciatore di Panama, S.E. Ana María Reyes Castillo, dall’Ambasciatore dell’Uruguay, S.E. Ricardo Javier Varela Fernández; e dai delegati di Argentina, Bolivia, Colombia, Ecuador e Guatemala; così come dai rappresentanti della Segreteria Socioeconomica –  ha preso parte durante i giorni della fiera a una serie di visite guidate all’interno del recinto feriale nel quale sono state illustrate tecniche all’avanguardia ed esperienze virtuose, anche dal punto di vista della sostenibilità, nel settore agroalimentare.

La prima di queste visite è stata effettuata al “Campo prove tecnologie di campo”, dove l’esperto agronomo Luciano Trentini ha mostrato alla delegazione rilevanti novità per quanto riguarda l’agricoltura: non solo trattori con webcam integrate, ma anche macchine agevolatrici per la raccolta di asparagi – fondamentali per sopperire alla carenza di personale – teli antigrandine per ciliegi e speciali zanzariere per proteggere le coltivazioni da insetti dannosi come la cimice asiatica. È stata poi presentata una macchina per la rimozione delle erbacce e la sterilizzazione del terreno utilizzando il fuoco, uno strumento all’avanguardia dotato anche di un potente getto d’aria che impedisce alla fiamma di raggiungere i tronchi delle piante. La seconda visita è stata alle “Aree dinamiche della Fiera Acquacampus”, guidata dall’esperto del Canale Emiliano Romagnolo per l’irrigazione Gioele Chiari, il quale ha illustrato le innovative tecniche di irrigazione del suolo e delle piante volte a razionalizzare l’uso dell’acqua. Alla visita hanno partecipato anche i rappresentanti della siciliana “Irritec”, un’azienda che da oltre 40 anni si occupa di sistemi di irrigazione cercando di ridurre al minimo l’impatto ambientale.

A conclusione della fiera, la delegazione IILA si è recata in visita al Porto di Ravenna, uno degli scali di riferimento nel centro-nord Italia per quanto riguarda lo stoccaggio e il commercio dei prodotti della filiera agroalimentare. Durante la suggestiva visita in barca nel canale del porto, la delegazione – accompagnata dalle più alte cariche dell’Autorità Portuale di Ravenna – ha avuto modo di osservare in prima persona (a) lo sbarco delle merci dai bastimenti, (b) i luoghi adibiti allo stoccaggio dei prodotti, in particolare l’imponente sito dedicato alla filiera della ceramica, y (c) la parte turistica dello scalo.

Lo scalo ravennate si candida a ricoprire un ruolo centrale a livello nazionale e non solo: i recenti lavori sui fondali consentiranno nel giro di alcuni anni il transito di navi sempre più pesanti, aprendo scenari interessanti soprattutto per il settore dell’ortofrutta, un comparto fondamentale per molti dei paesi membri IILA, che saranno sicuramente attratti dalla versatilità e dinamicità dell’hub romagnolo. Il processo di sviluppo e di apertura internazionale intrapreso da diversi anni dal Porto di Ravenna, da un lato permetterà di consolidare le rotte principali con i mercati del Mediterraneo e del Mar Nero, mentre dall’altro consentirà di esplorare nuove rotte, garantendo anche maggiori – e reciprocamente proficue – opportunità commerciali con i paesi dell’America Latina.