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Città sostenibili ed Economia circolare: i rifiuti come risorsa. 27 maggio 2021


Pensare e trattare i rifiuti come risorsa economica, creando un sistema che valorizzi il recupero e il riciclo dei materiali, riduca la quantità destinata alla discarica, incentivi la nascita di nuovi modelli di business e offra quindi nuove opportunità di lavoro «verde». A questo tema di vitale importanza nella lotta all’inquinamento, IILA e Fondazione Symbola hanno dedicato il quarto Tavolo di dialogo del Foro permanente su Economia Circolare e Città Verdi, un ciclo di appuntamenti mensili con cui contribuire allo sviluppo urbano sostenibile in America latina e in Italia. L’America Latina produce ogni anno l’11% del totale dei rifiuti a livello globale, circa la metà di questi sono rifiuti solidi urbani. Purtroppo – nonostante un evidente miglioramento nella fase di raccolta— solo il 4,5% degli scarti derivanti da materiali come carta, plastica e vetro viene riciclato. Tenendo presente questo dato, appare non più differibile la necessità di creare un piano di gestione sostenibile dei rifiuti che si basi sul concetto di economia circolare.

“L’America latina sta affrontando con coraggio e determinazione la sfida dello sviluppo urbano sostenibile: molti paesi della regione stanno infatti compiendo scelte innovative in questa direzione e sono estremamente interessati a condividere esperienze di successo che possano ispirare le politiche pubbliche post pandemia. Molti di loro pagano in prima persona l’enorme costo del cambio climatico, che sconvolge i loro territori in maniera drammatica, come sta succedendo ad esempio in Centro America, e sono quindi perfettamente consapevoli della necessità di un rapido cambio di modelli di produzione, consumo e stile di vita”, ha affermato Antonella Cavallari, Segretario Generale dell’IILA durante il saluto di apertura dell’evento.

“L’Italia è il paese europeo – dichiara Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola – con la più alta percentuale di riciclo sulla totalità dei rifiuti pari al 79% con una incidenza più che doppia rispetto alla media UE e ben superiore a tutti gli altri grandi paesi europei. Il recupero di materia nei cicli produttivi permette un risparmio annuo pari a 23 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e a 63 milioni di tonnellate di CO2. La transizione verde avviata dall’Europa con il Next Generation EU contrasta la crisi climatica e rilancia la nostra economia rendendola più a misura d’uomo e per questo più in grado di affrontare il futuro. In Italia l’economia circolare e la green economy tengono insieme competitività, ambiente e coesione sociale, innovazione e tradizioni antiche, empatia e nuove tecnologie, bellezza, capitale umano e legame con i territori. La collaborazione con i Paesi dell’America Latina, cui ci legano culture e radici comuni, può arricchire questa prospettiva e permetterci di valorizzarla al meglio a partire dai nostri reciproci punti di forza”.

“Il mondo ha bisogno di questo tipo di dialogo: la protezione dell’ambiente urbano è fondamentale per il benessere, la salute e l’economia circolare. Anche in America Latina alcune città si sono unite nello sforzo per una gestione integrata dei rifiuti. In Costa Rica, grazie alla collaborazione con l’azienda Contarina, si sta concretizzando il Progetto di gestione dei rifiuti Hacia Basura Cero”, ha aggiunto il Vice Presidente dell’IILA, Ronald Flores, Ambasciatore della Repubblica del Costa Rica in Italia, intervenuto a questo IV° tavolo.

A discutere dell’importanza dell’economia circolare per le nostre città e di transizione ecologica, con una platea di 130 persone, Yamandú Orsi, Intendente della città di Canelones, Uruguay, che ha illustrato l’interessante e innovatore sistema di pulizia e gestione dei rifiuti organici della sua città. “Canelones ricicla più della metà dei rifiuti prodotti in tutto l’Uruguay e ciò è possibile soprattutto grazie alla preparazione e alla partecipazione della popolazione. Gli ODS dell’Agenda 2030, anche se viviamo in contesti diversi, devono essere la meta desiderabile per tutti. Desiderabile è “avanzare”, non fermarsi e aggiungere sempre un passo in avanti verso l’economia circolare”, ha dichiarato Orsi.

Alla tavola rotonda ha partecipato anche Daniela Tangle, fondatrice della ONG peruviana ReciclaPE, che ha condiviso i risultati ottenuti grazie al ruolo dell’organizzazione nell’educare la popolazione locale all’importanza dell’economia circolare: “ReciclaPE sta raggiungendo importantissimi obiettivi: abbiamo coinvolto più di 30.000 volontari in Perù e Colombia impegnati nel riciclo dei rifiuti, sono state istallate più di 400 stazioni di riciclaggio e abbiamo raccolto più di 700.000 kg di plastica”.

Anche Michele Rasera e Marco Mattiello dell’azienda Contarina, best practice europea nella gestione integrata e sostenibile dei rifiuti, hanno sottolineato l’importanza dell’educazione e dell’informazione dei cittadini per migliorare il processo di riciclo dei rifiuti; un’informazione che non mira solo a sensibilizzare ma che vuole dare anche visibilità ai risultati positivi per le persone e i territori.

Lúa Delgado, Coordinatrice di Sostenibilità della Fondazione Ciudad del Saber, di Città de Panama, una istituzione fortemente impegnata nel coinvolgimento della popolazione locale, delle imprese private e delle istituzioni, che sta per lanciare il progetto ReLab, un laboratorio per dare nuova vita ai rifiuti stimolando la creatività.

Richard Olmedo, presidente di WAMBA, El Salvador, ha presentato una geniale applicazione per i cellulari: “Wamba vuole promuovere l’educazione digitale e creare una coscienza civile, dando anche un valore economico ai rifiuti che produciamo. Per migliorare il riciclo nelle nostre città è fondamentale infatti avere consumatori coscienti e utilizzare al meglio le possibilità che la tecnologia ci offre.”

Cecilia del Re, Assessore all’Ambiente del Comune di Firenze, ha concluso questo quarto appuntamento del Foro permanente IILA-Symbola illustrando il sistema di smaltimento dei rifiuti sotterraneo del capoluogo toscano: “Firenze città circolare, con il nuovo piano di gestione dei rifiuti – basato sulle direttive europee – prevede di arrivare entro il 2024 al 70% di raccolta differenziata (porta a porta e cassonetto sotterraneo ad accesso tecnologico) e al 60% di riciclo per il 2025, riducendo significativamente il conferimento in discarica. I cittadini hanno risposto a questo appello per uno sviluppo sempre più sostenibile dei nostri territori”.

Ha efficacemente moderato il dibattito Gianni Todini di Askanews, che ha evidenziato le conclusioni raggiunte: centralità del cittadino, che va adeguatamente preparato – partendo dai più giovani – per essere parte integrante di un sistema efficiente ed efficace di gestione dei rifiuti, incremento progressivo e costante della percentuale di rifiuti che possono essere riciclati; rafforzamento della relazione pubblico/privato; costruzione di un sistema di gestione e di governance integrato che, oltre a soddisfare le esigenze dei cittadini, protegga l’ambiente e sostenga lo sviluppo economico.

IILA e Fondazione Symbola danno appuntamento il 23 giugno 2021 al prossimo tavolo di dialogo, dedicato ad architettura urbana e spazi verdi.

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