“Caféiilatino II” Panajachel, Guatemala 28-29 novembre 2012
Dal 21 novembre al 2 dicembre si è svolta in El Salvador e Guatemala, la fase finale del “Progetto di Coesione Sociale e Produttiva dei produttori di caffè Centroamericano”, finanziata dalla Cooperazione Italiana allo Sviluppo, e realizzata dall’IILA in collaborazione con l’Istituto Agronomico d’Oltremare (IAO), avviata nel 2009. Il primo evento svoltosi nell’ambito di questo progetto è stato l’incontro “Caféiilatino “tenutosi in El Salvador dal 16 al 20 novembre 2009. Questo evento comprendeva diverse attività finalizzate ad avvicinare i produttori centroamericani ai torrefattori italiani. Uno dei risultati di questo primo Incontro è stato la recente creazione dell’Associazione di torrefattori italiani “Caffè Latino”, con il fine di mantenere contatti diretti con le cooperative di produttori dell’America Centrale e in seguito stabilire una catena corta di commercializzazione, con i vantaggi reciproci che questo comporta.
Nel corso dell’anno 2012 sono stati tenuti corsi di formazione per piccoli produttori centroamericani, con l’obiettivo di migliorare la qualità del caffè, potenziare il ruolo delle donne produttrici e aumentare il consumo interno di caffè di qualità, ispirandosi ad un modello di sviluppo sostenibile dalla raccolta alla tazza. Inoltre, si sta perfezionando un sito web che servirà come strumento di comunicazione e di apprendimento.
I punti principali su cui si è basato il lavoro tecnico dell’Istituto Agronomico per l’Oltremare sono i seguenti:
– Propagazione delle varietà richieste dal mercato del caffè di eccellenza
– Aumento della qualità del caffè con l’adozione di best practices per la coltivazione e la raccolta
– Riorganizzazione della filiera produttiva del caffè:
• Istituzione di disciplinari di produzione
• Riorganizzazione e standardizzazione della produzione di caffè
– Incremento della qualità dei prodotti attraverso l’adozione di best practices per le fasi di lavorazione del caffè
– Incremento della qualità dei prodotti attraverso l’adozione di best practices per le fasi di raccolta
– Educazione del gusto affinché i produttori possano apprendere a riconoscere le caratteristiche e le carenze del loro caffè all’origine
– – Sostenere le catene corte di commercializzazione e quindi promuovere un rapporto più diretto tra produttore e acquirente
– Valorizzare e rendere visibile il lavoro delle donne nella produzione di caffè
– Diversificazione della produzione e attenzione ai temi ecologici: Nuove tecnologie per il riciclaggio e usi alternativi dei rifiuti e sottoprodotti del caffè in armonia con l’ambiente
– Moduli per la produzione di funghi commestibili
– Migliore uso e gestione della polpa di caffè – lombricompost
– Aumento del consumo interno di caffè di qualità
– Lavorazione del caffè in armonia con l’ambiente
– Aumento del reddito degli agricoltori e del valore della terra per il maggior rendimento ottenuto
– Comunicazione e visibilità: Creazione e sviluppo di una rete regionale tra tutti gli attori
Come parte della fase conclusiva, tra il 21 e il 24 novembre, una delegazione di torrefattori italiani, membri dell’Associazione Caffè Latino ha effettuato visite tecniche a diverse piantagioni di caffè di El Salvador, in particolare nei dipartimenti di Sonsonate, Santa Ana e Ahuachapán e tra il 24 e il 28 novembre, alle piantagioni di caffè del Guatemala, in particolare nei Dipartimenti di Sololá e Alta Verapaz.
Il progetto ha visto il suo culmine a Panajachel, Guatemala, i giorni 29 e 30 novembre, con l’evento “Caféiilatino II”, che ha riunito più di 90 produttori e tecnici di Costa Rica, El Salvador, Honduras, Guatemala, Nicaragua e Panama, così come torrefattori e tecnici italiani. L’evento è stato presieduto dal Segretario Socio-Economico dell’IILA, Liz Coronel, dal vicedirettore del IAO, Nicola Arbace e dal Presidente dell’Associazione Caffè Latino, Ilaria Danesi.
Programma generale dell’evento