Skip Navigation Main Navigation

ANSA intervista il Segretario Generale Antonella Cavallari


Coronavirus: Cavallari(Iila), Amlat ha seguito esempio Italia. In regione misure hanno limitato danni. Preoccupa crisi economica 

(ANSA) – ROMA, 30 APR – Sin dalla registrazione dei primi casi di coronavirus nella regione, l’America Latina “ha fatto tesoro dell’esperienza italiana e ha decretato delle drastiche misure di contenimento”, e così “sono riusciti a limitare l’esplosione della pandemia” nella regione. A sostenerlo è Antonella Cavallari, segretario generale dell’Organizzazione italo-latinoamericana Iila, che in una intervista all’ANSA ha spiegato come il nostro Paese sia stato esempio per il centro e sud America per affrontare la pandemia di Covid-19.
Per l’America Latina “parliamo di numeri significativi: la regione è al terzo posto nel mondo per contagi, dopo l’Europa e gli Stati Uniti”. Secondo un conteggio dell’ANSA, sono quasi 200 mila i casi confermati nella regione, con oltre 10 mila vittime, ed “è possibile che il numero ridotto di test effettuati non dia una fotografia reale, e che i contagiati siano di più”, ha spiegato Cavallari.
“In linea generale, i governi dell’America Latina hanno optato per il lockdown, compresa la chiusura delle frontiere. Alcuni hanno adottato queste misure ancora prima di registrare decessi, proprio perché guardavano all’Italia con enorme attenzione”, ha sottolineato Cavallari. “I nostri Paesi membri hanno adottato misure drastiche, come il coprifuoco”, ma anche politiche “per alleviare le condizioni di chi ha perso il lavoro”. Tutto questo “è stato fatto sulla scia dell’esperienza italiana”, e come Iila “i Paesi membri ci hanno chiesto di intervenire, di aiutarli ad avere contatti, e quindi abbiamo organizzato il 27 aprile una conferenza sul tema sanitario molto importante, perché abbiamo dato voce ai governi della regione”, ha spiegato il segretario.
Il prossimo passo dell’Iila – ha annunciato – “è quello di organizzare un’altra conferenza, questa volta focalizzandola sul tema economico”. Quello delle conseguenze economiche – ha osservato Cavallari – è infatti un aspetto fondamentale, in quanto “l’impatto della pandemia porterà una crisi senza precedenti nella regione. Rifacendoci alle stime dell’Onu, la contrazione del Pil in media sarà del 5,3%”, con alcune differenze tra il Centroamerica e il Sudamerica. Le conseguenze sociali le pagheranno i lavoratori, “con un elevatissimo tasso di disoccupazione”: secondo le stime, “si calcolano 37 milioni di disoccupati e ci sarà un forte crollo delle piccole e medie imprese”. Di fronte a tutto questo, “è evidente che la povertà crescerà in maniera importante, parliamo in termini assoluti di circa 20 milioni di poveri in più”.
In questo difficile panorama l’Iila conferma le sue linee direttrici di lavoro, rimodulandole di fronte alle conseguenze della pandemia. “Una di queste è la green economy, con progetti legati alla sostenibilità ambientale. Vogliamo continuare a portarli avanti pensando alla crisi successiva all’epidemia, perché è una direzione in cui muoversi”, ha spiegato Cavallari. Altra direttiva “è quella del contrasto alla criminalità organizzata, tema fondamentale anche per il post-Covid, quando ci saranno forti iniezioni di liquidità e in questo ci sarà un ruolo della criminalità. Bisogna contrastarla”. Infine, “la terza azione riguarda l’aspetto culturale, concentrandoci sull’aspetto del digitale e rafforzando le capacità di dialogo attraverso questo canale”. Da quest’anno “l’Iila è ente delegato per la cooperazione europea, e possiamo gestire in prima persona programmi europei in America Latina”. Grazie a questo “intendiamo assumere in prima persona anche delle responsabilità in programmi che stanno per nascere”.
Per l’Iila, la chiave per affrontare la pandemia “è intensificare lo scambio di informazioni e di buone pratiche. Soltanto con una strettissima collaborazione e coordinamento è possibile superare questo momento. Il ruolo dell’Iila è quello di favorire questo scambio” ha concluso Cavallari. (ANSA).