Webinar “Quale tipo di economia dopo il Covid?”. 1 luglio 2020
L’IILA ha organizzato questo 1° luglio un utile incontro tra rappresentanti istituzionali e delle principali associazioni imprenditoriali di Italia e America Latina. L’obiettivo che il Segretario Generale dell’IILA, Antonella Cavallari, si è proposta di raggiungere con questo evento virtuale è quello di favorire uno spazio di dialogo con i 21 Paesi membri dell’IILA per condividere – attraverso la risposta a quattro domande chiave – idee per una ripresa economica orientata verso uno sviluppo sostenibile, asse portante dell’ attuale programma di lavoro dell’ IILA.
Si è discusso di concetti e proposte oggi all’attenzione di tutti i Governi: dal ruolo dello Stato nell’economia alle necessarie trasformazioni dei sistemi produttivi, che dovranno coniugare economia verde e digitalizzazione, dall’emergere di nuove sfide nel mercato del lavoro alle tendenze della governance post COVID. Sono quindi stati evidenziati i problemi comuni e le risposte che ad essi possiamo dare anche grazie alla rinnovata collaborazione tra Italia e America Latina, una cooperazione di lunghissima data, fondata su amicizia profonda oltre che su una notevole complementarietà delle economie.
Nell’aprire i lavori il Sottosegretario per gli affari esteri e la cooperazione, Manlio Di Stefano ha opportunamente sottolineato la necessità di approfondire la cooperazione internazionale attraverso iniziative innovative, in questo caso con il contributo dell’IILA, “recentemente rinata dopo un periodo di difficoltà”.
A seguire – dopo una interessante e completa analisi della situazione internazionale e regionale presentata dalla Professoressa dell’Università di Harvard ed ex Ministro dell’economia costaricense Laura Alfaro – Ricardo Merlo, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri, ha invitato ad affrontare gli enormi problemi del post emergenza con il necessario pragmatismo e senza preconcetti ideologici, cercando un ragionevole equilibrio tra interventismo e liberismo in economia.
Giorgio Merletti, Presidente di Confartigianato, che rappresenta ben 700.000 imprese del settore, ha ribadito l’importanza della qualità del prodotto e quindi del valore dell’artigianato, piuttosto che la dimensione dell’impresa, come fattore chiave per uscire dalla crisi ed ha invitato a non confondere lo sviluppo sostenibile, al quale dobbiamo mirare con ogni forza, con la cosiddetta “decrescita felice”. Forte il richiamo all’economia circolare, condiviso soprattutto da Bernardo Larrain, Presidente della Confederación de la Producción y del Comercio del Cile e da Thomas Zanotto, responsabile Desk Italia della brasiliana FIESP.
Sergio Contreras, Vice Presidente del Consejo Empresarial para el Comercio Exterior del Messico ha francamente ammesso che la pandemia si è aggiunta a problemi endemici quali la povertà, la corruzione e il basso livello dell’istruzione pubblica, ai quali occorre dare risposte anche con l’aiuto internazionale e del settore privato. Il riferimento alla collaborazione pubblico/privato è stato approfondito da Ricardo Marquez Presidente della Sociedad Nacional de Industrias del Perù, rispondendo ad una domanda sulla necessità di adeguare il mercato del lavoro alle nuove esigenze. Il risultato del dibattito stimolato dai quesiti sollevati da Cavallari, moderatore dell’evento, è stato molto apprezzato dagli oltre 100 partecipanti, che hanno potuto anche stabilire fra loro proficui contatti.