Seminario sull’inclusione sociale e lavorativa in Argentina . 8 ottobre 2019
L’8 ottobre a Buenos Aires, Francesco Chiodi, coordinatore IILA dell’Area Politiche sociali del programma EUROsociAL + ha partecipato al seminario Inclusione sociale e lavorativa in Argentina. Verso un’agenda rinnovata di politica sociale per il superamento della povertà, organizzato da prestigiose istituzioni del paese.
Uno dei punti chiave di discussione si è incentrato sulle politiche pubbliche per cercare di alleviare i problemi sociali. Gli espositori hanno fatto riferimento a due tipi di strategie: quelle più ampie, – che richiedono un cambiamento nei sistemi produttivi, economici ed educativi – e quelle più specifiche, rivolte in particolari alle persone vulnerabili, portate avanti in Argentina e altrove.
“In Europa c’è povertà. E tutti i paesi hanno le loro politiche di reddito minimo per la protezione sociale”, ha spiegato Francesco Chiodi nella sessione su Politiche di reddito minimo e politiche attive del lavoro. Ha spiegato che questa politica si basa su tre pilastri: il trasferimento di denaro; i servizi sociali (dall’aiuto psicologico all’orientamento per progetti di vita o per accesso ai servizi abitativi) e servizi per il lavoro.
L’enfasi, ha aggiunto, è su quest’ultimo aspetto: con questa strategia di “inclusione attiva”, coloro che ricevono il reddito statale minimo e sono in grado di lavorare devono essere formati, cercare un lavoro e non rifiutare offerte coerenti con il loro profilo professionale. “Bisogna occuparsi dei casi specifici e non ragionare in termini di categorie astratte”.
Da parte sua, Eduardo Lépore, direttore del Programma di povertà, inclusione e politica sociale dell’Università Cattolica argentina, ha sottolineato che “Dobbiamo adottare la strategia dell’inclusione attiva dell’Europa; concentrarci sul tema del lavoro”. Ha aggiunto che i comuni hanno un ruolo fondamentale, sebbene abbia preso atto del fatto che in Argentina esistono difficoltà di coordinamento tra i livelli di governo. La questione chiave, ha detto, è “come integrare l’assistenza sociale universale e la promozione dell’inserimento nel mercato del lavoro.