Settimo Seminario Internazionale su Sicurezza Alimentare, Povertà Rurale e Tutela Sociale in America Latina e Caraibi
Santiago del Cile, 22-23 novembre 2013
Se si vuole debellare la fame e l’estrema povertà, le politiche di tutela sociale devono adattarsi ai cambiamenti verificatisi nel mondo rurale. Nell’ultimo decennio le fonti di ingresso delle famiglie povere residenti nelle campagne dell’America Latina sono cambiate perché sono cambiate le strategie di sopravvivenza, il che rappresenta una sfida per i sistemi di tutela sociale dell’area.
Questa la conclusione di uno studio sulle politiche di tutela sociale presentato nel Settimo Seminario Internazionale su Sicurezza Alimentare, Povertà Rurale e Tutela Sociale in America Latina e Caraibi.
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) ha reso noto che le politiche pubbliche orientate al miglioramento delle entrate delle famiglie povere che vivono nelle zone rurali dell’America Latina devono tenere conto delle nuove strategie di sopravvivenza di queste classi della popolazione e delle trasformazioni verificatesi in tali zone.
Ciò considerando che la principale sfida per lo sradicamento della fame nell’area è facilitare l’accesso agli alimenti adottando sistemi idonei di tutela sociale e meccanismi di inclusione economica nelle zone rurali.
Negli ultimi anni i processi di modernizzazione dell’agricoltura e le trasformazioni delle zone rurali hanno provocato una diversificazione delle fonti di entrata per le famiglie povere, spesso costituite dalla somma di varie fonti di guadagno.
Secondo la FAO ciò significa che lo sviluppo rurale non deve più essere confuso con lo sviluppo agricolo. Le famiglie povere delle zone rurali sopravvivono infatti non solo grazie all’agricoltura ma anche ai lavori remunerati, quasi sempre temporanei, svolti nell’ambito dell’agricoltura o fuori di essa; alle rimesse inviate dagli emigrati alle loro famiglie e ai trasferimenti pubblici, ad esempio piccole pensioni o trasferimenti condizionati.
Una siffatta realtà richiede uno sguardo ampio da parte di quelle politiche pubbliche che intendono debellare la povertà e la fame, in particolare da parte di quei sistemi di tutela sociale che in genere non coprono segmenti importanti della popolazione rurale.
Lo studio è stato presentato nel Settimo Seminario Internazionale su Sicurezza Alimentare, Povertà Rurale e Tutela Sociale in America Latina e Caraibi, incontro organizzato dal Progetto FAO di Sostegno all’Iniziativa America Latina e Caraibi senza Fame e la Commissione Economica per l’America Latina e i Caraibi (CEPAL). All’evento hanno assistito rappresentanti di Governo, direttori di programmi ed autorevoli esperti internazionali.
Eurosocial era rappresentato dal coordinatore dell’area tutela sociale e politiche attive di impiego (Istituto Italo-Latino Americano) e dal direttore della tutela sociale del CIPPEC (socio operativo),
Necessità di strategie integrali di tutela sociale
La maggior parte dei paesi dell’America Latina adottano politiche e programmi volti a mitigare le conseguenze della povertà, dell’insicurezza alimentare e a migliorare il benessere nei settori più deboli.
Ciononostante, molto spesso l’offerta di programmi è generica, ovverosia non tiene conto delle specificità delle zone rurali. Per questo motivo secondo la FAO sono necessarie strategie integrali di sviluppo nell’ambito rurale, all’interno delle quali la tutela sociale dovrebbe esplicarsi attraverso un’istituzionalità che diriga e coordini l’offerta pubblica intersettoriale e abbia capacità reali di gestione locale.
Le politiche dovrebbero essere quindi coordinate ed operare su un doppio binario, risolvendo problemi strutturali come la disuguaglianza, la regolamentazione dei mercati del lavoro e agroalimentari e l’allargamento dell’assistenza sociale ai lavoratori indipendenti, e attenuando le principali carenze dei settori sociali più indifesi attraverso un allargamento dei servizi sociali e della loro copertura, nonché un perfezionamento dei sistemi di trasferimento di entrate e dei sussidi.
Nuovo portale di protezione sociale
Nel corso del seminario è stato presentato inoltre un portale virtuale, ideato dall’Unità di Sviluppo Sociale della CEPAL e altre istituzioni, in cui viene pubblicato materiale e informazioni sulla tutela sociale.
Il portale contiene sia pubblicazioni regionali sia pubblicazioni divise per paese, nonché una serie di database sui programmi di pensioni sociali e di trasferimenti condizionati di entrate.
Francesco Maria Chiodi, coordinatore Area Tutela Sociale e Politiche Attive di Impiego del Programma Eurosocial; Istituto Italo-Latino Americano
Oswaldo Molina, Coordinatore Commissione Interministeriale per gli Affari Sociali (CIAS), Ministero dello Sviluppo e dell’Inclusione Sociale – Perù.