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Scambio di esperienze nel contenimento e nella gestione del COVID-19 tra l’Italia e il Sistema dell’Integrazione Centroamericana (SICA). 27 novembre 2020


L’IILA, Organizzazione internazionale italo-latinoamericana, “sin dall’inizio della pandemia per COVID-19 si è impegnata a promuovere lo scambio di esperienze e buone pratiche tra l’Italia e i paesi dell’America Latina condividendo i propri contatti e anche finanziando 3 progetti latinoamericani di ricerca scientifica sul Covid-19 grazie alla collaborazione con l’ ICGEB di Trieste”. Così la Segretario Generale dell’IILA, Antonella Cavallari, ha salutato i 60 partecipanti  alla conferenza virtuale “Scambio di esperienze nel contenimento e nella gestione del COVID-19 tra l’Italia e il Sistema dell’Integrazione Centroamericana (SICA)”, sottolineando che “ci riempie di orgoglio il ruolo di sostegno tecnico svolto dalla nostra Organizzazione, nell’ambito del programma europeo Eurosocial, per contribuire all’elaborazione del “Piano di ripresa e resilienza della regione SICA”, una strategia fondamentale per uscire  dalla tremenda crisi che ha colpito la Regione e il mondo intero.

L’evento, svoltosi venerdì 27 novembre, fa seguito al webinar organizzato dall’ IILA con tutti i paesi latino americani nello scorso aprile, in pieno lockdown, ed è stato organizzato in collaborazione con il Sistema dell’Integrazione Centro Americana (SICA), autorevolmente rappresentato dal suo Segretario Generale, l’ex Presidente del Guatemala Vinicio Cerezo e dal Segretario Generale del Ministerio de Salud nicaraguense Carlos Sáenz, in qualità di Presidente pro tempore dell’ Organizzazione.

L’esperienza italiana dal contenimento della prima ondata del contagio ad oggi, è stata efficacemente ripercorsa da Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico italiano, e dal professor  Walter Ricciardi, consigliere scientifico del Ministro della Salute italiano, che ha sottolineato l’importanza, in questa fase della pandemia, di rafforzare i sistemi nazionali soprattutto con riferimento alle attrezzature (impianti di raffreddamento a -75 gradi e siringhe di precisione) che saranno necessarie per poter somministrare il vaccino nelle quantità e nei tempi necessari.  Da parte centroamericana, negli indirizzi di saluto dell’Ambasciatore del Guatemala in Italia, Luis Fernando Carranza e nei successivi, numerosi interventi è stata evidenziata l’intensa cooperazione tra i governi della regione sfociata nel citato Piano di emergenza, non solo sanitario ed economico ma relativo anche alla sicurezza alimentare, alla cultura e alla coesione sociale. Una sorta di Recovery Fund centroamericano. Gli esperti centroamericani che hanno animato la conversazione, moderata da Olinda Salguero, Capo di Gabinetto del Segretario Generale del SICA, hanno inoltre approfondito gli aspetti tecnici e operativi più attuali della lotta alla diffusione del COVID-19: tra loro Cristhian Toledo, Direttore presso il Ministero della Sanità del Nicaragua, Alejandro Solís, Segretario Esecutivo del Consiglio dei Ministri della Salute del Centroamerica e Repubblica Dominicana (COMISCA) e Claudia Herrera, Segretario Esecutivo del Centro di Coordinamento per la Prevenzione dei Disastri in America Centrale e la Repubblica Dominicana (CEPREDENAC). Ha chiuso i lavori, sottolineando l’importanza e l’utilità di uno spazio condiviso di dialogo e riflessione sulle sfide imposte dalla pandemia, il Segretario Tecnico Scientifico dell’IILA, Florencia Paoloni.