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Promozione di programmi di prevenzione e cura del cancro del collo dell’utero. Roma, 06-14 ottobre 2014


Programma di cooperazione internazionale Italia America Latina sulla prevenzione e trattamento del cancro del collo dell’utero.
 
Workshop cancro uteroL’Istituto Italo-Latino Americano (IILA), attraverso la Segreteria Tecnico Scientifica, ha voluto unirsi all’importante lavoro del Gruppo Operativo della Rete di Istituti Nazionali del Cancro dell’America Latina (RINC), e ha realizzato a Roma nel mese di ottobre un Progetto sulla Promozione di programmi di prevenzione e cura del cancro al collo dell’utero, finanziato dalla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri.
Scopo di questa iniziativa, è quello di appoggiare a livello tecnico–scientifico la rete RINC, che fa parte dell’Unione di Nazioni Sudamericane (UNASUR), nelle loro iniziative rivolte alla riduzione dell’incidenza e mortalità dovuta al cancro cervico-uterino nella regione e stabilire eventuali future relazioni di collaborazioni con tali istituzioni.
L’America Latina ha 68.220 nuovi casi di cancro del collo dell’utero ogni anno, con un alto tasso di mortalità di 31.712. In Sud America la cifra è di 22.000 decessi all’anno. Il numero di morti, se non si adotteranno provvedimenti, potrebbe superare i 70.000 nel giro di due decenni.
 
Il progetto si è realizzato con la collaborazione dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (IRE/IFO), l’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA), la ASL ROMA G (Ospedale di Tivoli), l’Ospedale Sant’Andrea, il Policlinico Gemelli, il Policlinico Umberto I, il Ministero della Salute, l’Osservatorio Nazionale di Screening e l’Istituto Europeo di Ginecologia.
Il programma ha previsto uno stage diretto ad alcuni esperti latinoamericani appartenenti alla rete RINC, che si è svolto presso alcuni Centri specializzati di Roma, dal 6 al 10 ottobre, e un workshop conclusivo nei giorni 13 e 14 ottobre. Al Workshop hanno partecipato 11 rappresentanti degli Istituti Nazionali del Cancro di Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Cuba, Ecuador, Paraguay, Perù, Uruguay e Venezuela, e specialisti italiani operanti nel settore.