Missione tecnica EUROFRONT in Paraguay e Brasile per migliorare la gestione della triplice frontiera.
Dal 26 luglio al 2 agosto, vari esperti in gestione delle frontiere del programma EUROFRONT – Componente 1, tra cui Chiara M. Paolucci, esperta principale del Pilar 1 e Catia Marinangeli, esperta in gestione delle frontiere per l’IILA, hanno realizzato una missione tecnica in Paraguay e Brasile (Triplice Frontiera). La visita, iniziata ad Asunción (Paraguay), dove si sono svolti incontri con la Segreteria Nazionale Antidroga (SENAD), il Ministero degli Esteri, il Ministero dell’Interno, la Direzione Nazionale delle Migrazioni e la Polizia Nazionale del Paraguay, è proseguita al posto di frontiera di Ciudad del Este e poi continuata a Foz do Iguaçu (Brasile). In Brasile si sono tenuti incontri con la Polizia Federale, l’Agenzia Brasiliana di Intelligence e la Segreteria delle Operazioni Integrate. Un’ulteriore tappa è stata dedicata al Centro Operativo Integrato di Frontiera visitato (CIOF) per osservare più in dettaglio il funzionamento del Comando Tripartito e il programma V.I.G.I.A. La missione si è conclusa ieri, 2 agosto, nella città di Brasilia, con una visita all’Ufficio di Sicurezza Istituzionale della Presidenza della Repubblica e al Ministero della Giustizia e della Sicurezza Pubblica.
Le autorità ospitanti hanno sottolineato l’importanza di questo programma di cooperazione, finanziato dall’Unione Europea, come sostegno alle entità statali specializzate nella sicurezza e nella lotta contro la criminalità transnazionale nella Triplice Frontiera.
Il Programma regionale europeo EUROFRONT ha come obiettivo il rafforzamento delle capacità operative delle forze di polizia e delle varie istituzioni che si occupano delle frontiere terrestri, con particolare attenzione ai più pericolosi traffici che caratterizzano la regione latino-americana. Notevole rilievo viene riservato anche ai flussi migratori e al fenomeno della tratta di persone. EUROFRONT è gestito da un Consorzio formato da Italia (IILA), Spagna (FIIAPP) e l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, OIM.