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Lancio del Programma EL PAcCTO. Buenos Aires, 10-11 aprile 2018


Foto di gruppo in occasione del lancio del Programma europeo EL PAcCTO avvenuto a Buenos Aires il 10 e 11 aprile 2018. Al centro della base della piramide il Procuratore
Cafiero de Raho.

Nei giorni 10 e 11 aprile, a Buenos Aires, presso la Sala teatro del Ministero degli Esteri argentino, ha avuto luogo l’evento di lancio de EL PAcCTO. Hanno partecipato all’incontro circa 200 persone espressione del Poder Judicial, dei Ministeri degli Esteri e della Giustizia Latino-americani.

La delegazione italiana, di alto profilo, è stata guidata dal Procuratore Nazionale Antimafia ed Antiterrorismo, Federico Cafiero de Raho accompagnato dal sostituto DNA Cesare Sirignano.

Per il Ministero della Giustizia hanno partecipato ai lavori Raffaella Pezzuto, Capo Ufficio Coordinamento Affari Internazionali, unitamente al Vice Capo del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, Marco Del Gaudio. Per l’IILA, oltre al coordinatore Tartaglia Polcini, è intervenuto il responsabile dell’UT con sede a Roma, Ambasciatore Giorgio Malfatti di Monte Tretto, che ha anche presentato il saluto del SG Di Santo all’Assemblea.

In un mondo globalizzato, nessun paese è immune rispetto al crimine organizzato. “È molto importante – ha spiegato Marco Del Gaudio – che proprio all’Italia sia stato affidato il pilastro penitenziario, perché si riconosce finalmente, anche a questo settore del sistema italiano, grande rilevanza in ambito internazionale. E ciò sia in termini assoluti, che in riferimento alla funzionalità del sistema penitenziario italiano nella lotta complessiva alla criminalità organizzata. Molti paesi latino americani oggi devono confrontarsi con organizzazioni criminali molto simili alle associazioni di stampo mafioso, capaci di stabilire forme di controllo all’interno degli istituti carcerari. Si tratta di un fenomeno che in Italia abbiamo imparato a contrastare ed è molto importante esportare la nostra esperienza. Il Ministero della Giustizia attraverso l’UCAI e il DAP ha sviluppato una linea programmatica di intervento molto accurata e assicureremo il massimo sforzo per il sostegno al programma”. Nel corso delle due giornate di dibattito i nomi dei giudici Falcone e Borsellino sono stati evocati più volte. I due eroi civili italiani sono stati indicati come precursori nella lotta contro la mafia globalizzata.

Nel corso del suo intervento, in particolare, il Procuratore Nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho ha anche riportato alla memoria la figura del sindacalista e politico Pio La Torre, che nel corso della sua lotta contro i poteri mafiosi riuscì a creare un progetto, poi trasformato in legge nel 1982, che non solo trasformò in reato autonomo l’associazione mafiosa, ma pose le basi per il contrasto patrimoniale a “cosa nostra” ed il sequestro dei capitali illeciti, mediante la loro destinazione alla società civile.