Intervista all’Ambasciatore di El Salvador, Aída Santos de Escobar, al periodico Affaritaliani.it, 10 giugno 2013
La lotta per la sicurezza e i minori. Un filo “rosa” tra El Salvador a Roma
ROMA CAPITALE. Su Affaritaliani.it proseguono gli appuntamenti con la rubrica a cura di Marcello Aranci alla scoperta della rete diplomatica internazionale. Questa puntata è dedicata all’Ambasciatore Aída Luz Santos de Escobar rappresentante in Italia della Repubblica di El Salvador.
Donna, avvocato e magistrato, racconta ad Affaritaliani.it quanto tra i due Paesi ci sia una collaborazione intensissima, soprattutto nella lotta alla criminalità organizzata e quanto Roma l’abbia stregata, al punto di volersi sposare qui.
Lunedì, 10 giugno 2013 – 12:18:00
di Marcello Aranci
Sono oltre 50.000 i salvadoregni nel nostro Paese, tantissimi se consideriamo una popolazione complessiva di meno di 7 milioni di abitanti. Un Paese grande come la Toscana che attualmente è la seconda economia latinoamericana dopo il Cile e che consolida annualmente, non solo i suoi rapporti commerciali con l’Italia, ma anche strategie comuni di contrasto alla criminalità. L’ambasciatore Aida Luz Santos De Escobar è una donna garbata ma dal piglio deciso che nel suo Paese ha avuto tanti incarichi prestigiosi: dopo una intensa professione da avvocato e da giudice minorile nel 2009 ha culminato la carriera come Presidente del Consiglio Nazionale di Pubblica Sicurezza per poi essere, nel 2011, nominata dal Presidente Funes Ambasciatore di El Salvador presso l’Italia.
Affaritaliani.it la ha incontrata proprio a margine dell’arrivo del Presidente Mauricio Funes, giunto in Italia per una visita lampo a Papa Francesco con il fine di caldeggiare il processo di canonizzazione di Monsignor Romero. “Un martire Salvadoregno che fu vilmente e codardamente assassinato nell’anno 1980 mentre celebrava una Messa nella Cappella dell’Ospedale della Divina Provvidenza – racconta ad affaritaliani.it l’ambasciatore – Monsignor Oscar Arnulfo Romero è un figura emblematica per tutto il Paese, per la sua forte contrapposizione alla dittatura ma, soprattutto, per essere stato molto vicino alla sua gente. Tra l’altro anche la città di Roma si è detta disponibile ad ospitare un monumento in ricordo di Monsignor Romero, proprio per consolidare un legame tra i nostri Paesi ed il comune impegno di difesa della democrazia, di cui Romero è una delle testimonianze più alte.”
C’è un’altra storia che unisce i due Paesi, Papa Francesco vorrebbe accelerare la beatificazione di Monsignor Romero proprio per alcune caratteristiche che rendono simile il suo omicidio a quello di Padre Puglisi, il prete assassinato dalla Mafia che è stato beatificato il 25 maggio. “Forse non è un caso – prosegue l’ambasciatore – che siamo riusciti ad incentivare programmi per la promozione umana, per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale anche grazie all’Italia, la quale si è confermata un partner importante per El Salvador. La cooperazione tra i due Paesi su questi temi è per noi un’opportunità strategica, soprattutto per uscire dalle conseguenze drammatiche di una guerra civile che ha dilaniato il Paese fino al 1992. Abbiamo ancora i segni delle ferite profonde di questa guerra sulla nostra popolazione e sulla nostra società. Nonostante tutto siamo un Paese molto giovane, dove un terzo delle persone è al di sotto dei 15 anni e proprio per questo dobbiamo stare vicino ai nostri giovani e garantirgli un futuro dignitoso. La visita realizzata da Piero Grasso, ex Procuratore Anti-Mafia e attuale Presidente del Senato, a sostegno della Strategia di Sicurezza dell’America Centrale è la testimonianza di un filo che lega i due Paesi in una lotta costante contro quella criminalità che attinge linfa vitale dalla disuguaglianza sociale”.
Certamente la sicurezza è fondamentale per lo sviluppo del Paese, è necessaria anche per incrementare la capacità di attrarre investimenti e – aggiunge l’ambasciatore – “Il Paese cresce e attualmente siamo la seconda economia libera latinoamericana dopo il Cile, esportiamo prodotti di origine agricola come caffè, il cotone, la canna da zucchero, il miele naturale, la melassa di canna, prodotti di pesca come tonno e crostacei. Abbiamo la disoccupazione ai livelli più bassi del centro America è al di sotto del 6% ed è costante diminuzione.
Aida Luz Santos De Escobar ha un legame molto profondo con l’Italia e soprattutto con Roma: “Non è stato facile lasciare la mia quotidianità in El Salvador. Ho cambiato totalmente lavoro e ho lasciato la mia famiglia. In Italia al mio arrivo ero sola, tuttavia ho trovato un Paese che mi ha accolto bene e che mi ha permesso di integrarmi in un contesto meraviglioso come quello di Roma. Addirittura Roma mi ha regalato uno dei momenti più belli della mia vita: la possibilità di sposarmi con rito religioso in Vaticano dopo 32 anni di matrimonio civile”.