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IILA invitata a HLM OCSE, un New Deal per ripresa resiliente e sostenibile. 6 ottobre 2020


L’IILA, Organizzazione Internazionale Italo-latinoamericana, è stata invitata oggi per la prima volta a partecipare come osservatore al sesto High Level Meeting dell’Ocse (Organizzazione Economica per la Cooperazione e lo Sviluppo), dedicato alla crisi globale indotta dal coronavirus e intitolato “A new deal for development: laying the foundations for a resilient recovery and beyond” (“Un nuovo patto per lo sviluppo: gettare le fondamenta per e oltre una ripresa resiliente”, ndr). La Segretario Generale dell’IILA, Antonella Cavallari, ha assistito all’incontro che ha visto la partecipazione del Segretario Generale dell’Ocse Angel Gurria, del Rappresentante permanente dell’Ocse per la Spagna, Manuel Escudero, del Direttore del Development Centre dell’Ocse Mario Pezzini e dei rappresentanti di Alto Livello per ciascuna regione del mondo, tra cui la Segretaria Esecutiva della Commissione Economica per l’America Latina e i Caraibi (Cepal),  l’economista Alicia Barcena.

Partendo dal presupposto che strategie di sviluppo nazionale, sostenute mediante adeguati quadri di finanziamento e riforme fiscali, sono uno strumento fondamentale per uscire dalla crisi che ha colpito la maggior parte dei paesi in seguito alla pandemia di Covid-19, e che multilateralismo e cooperazione sono fondamentali per garantire un adeguato riconoscimento dell’inclusione sociale all’interno dell’agenda globale, per condividere l’efficacia di buone pratiche e mobilitare risorse finanziarie, l’High Level Meeting si è interrogato sulle priorità da affrontare per una ripresa che valorizzi  resilienza sociale e inclusività, e che porti a soluzioni sostenibili a lungo termine, in particolare nei paesi in via di sviluppo.

IILA ha partecipato con grande attenzione all’High Level Meeting dell’Ocse dal momento che, oltre ad aver dedicato iniziative specifiche alla lotta al Covid con webinar sulla condivisione di buone pratiche tra i suoi 21 paesi membri in campo sanitario  e sull’impatto della crisi sulle economie, porta avanti da tempo un programma incentrato proprio su cooperazione e sostenibilità in America Latina e nei Caraibi, ad esempio con il progetto “Città verdi”, il sostegno al coinvolgimento delle donne nelle economie locali, un forte impulso alla digitalizzazione e contro la criminalità organizzata, anche attraverso programmi europei come EL PAcCTO, Eurosocial+, Eurofront e l’imminente Copolad III, fino a diventare dalla fine del 2019 ente delegato per la cooperazione europea.