IILA impegnata nel monitoraggio satellitare per la salvaguardia degli oceani con due progetti di cooperazione
I progetti “Clúster Copernicus Centroamérica (Cluter Marinos y Océanos)”, cofinanziato dall’Unione Europea, e “Planeta Océano: Origen, presente y futuro de la vida en la Tierra. Il primo osservatorio virtuale regionale latinoamericano volto a preservare la salute e l’integrità degli ecosistemi marini in America Latina”, finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano, hanno preso il via con il primo ciclo di seminari che si sono tenuti rispettivamente il 25 e il 26 novembre 2024. Si tratta di due iniziative di cooperazione eseguite dall’IILA, rivolte rispettivamente a istituzioni ed enti (ministeri, enti governativi, università e accademie responsabili del settore marino, degli oceani e delle aree protette, ecc.) dei Paesi SICA (Belize, Costa Rica, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Panama e Repubblica Dominicana) e del corridoio pacifico dell’America Latina (Cile, Colombia, Ecuador, Messico e Perù).
Attraverso attività di formazione e assistenza tecnica sulle applicazioni e i servizi di osservazione della Terra forniti da Copernicus LAC Panama e Copernicus LAC Cile queste iniziative mirano a rafforzare le conoscenze, a raccogliere informazioni rilevanti, a ottimizzare la capacità di effettuare analisi, diagnosi e ottenere informazioni complementari in vista di una transizione efficace e di una crescita verde e blu. Entrambi i progetti hanno l’obiettivo di creare una rete di cooperazione interistituzionale regionale e generare prodotti concreti e specifici basati sui dati dei sistemi di osservazione terrestre esistenti (Copernicus Marine Service (CMS), Copernicus LAC Chile e Copernicus LAC Panama) in relazione ai requisiti regionali.
I lavori del 25 novembre si sono aperti con i saluti della Segretario Tecnico-Scientifico dell’IILA, Tatiana Ribeiro Viana. Successivamente Milton Kampel, Coordinatore Scientifico del Progetto e Ricercatore Senior dell’Instituto Nacional de Pesquisas Espaciales (INPE, Brasile) ha illustrato il piano generale delle attività e la portata delle iniziative. Hanno partecipato alla giornata del 25 novembre anche Stefano Salon (Coordinatore del gruppo di ricerca Ecosystem Dynamics and Computational Oceanography dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, OGS, Italia) che ha presentato le attività dell’OGS nell’ambito di Copernicus; Jaime Ortega (direttore scientifico di CopernicusLAC, Cile) con una presentazione dell’osservatorio di cui è responsabile e gli esperti Bruno Luca Tagliabue e Angelo Donvito, rispettivamente amministratore delegato di Fagri Digital e amministratore delegato di Digimat, che hanno delineato l’Osservatorio Virtuale Regionale, una piattaforma per il monitoraggio degli oceani e delle zone costiere dei Paesi partecipanti la cui realizzazione rappresenta uno degli scopi più significativi e ambiziosi di entrambe le iniziative.
Nella seconda giornata della sessione iniziale, il 26 novembre, Milton Kampel ha fornito un’introduzione all’oceanografia satellitare quindi Angelo Camerlenghi (direttore di ricerca dell’OGS) ha affrontato il tema dei fondali e del sottosuolo marino, mentre il direttore scientifico di CopernicusLAC Cile, Jaime Ortega, si è concentrato sull’uso dei dati Copernicus per la ricerca in acque profonde. La giornata si è conclusa con la presentazione del Centro CopernicusLAC di Panama da parte di Itziar Alonso, responsabile dell’implementazione del Centro da parte dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Nel corso delle attività, i partecipanti hanno potuto rivolgere domande e quesiti in sessioni di domande e risposte. Durante entrambe le sessioni, una media di 50 partecipanti si è collegata da Cile, Colombia, Ecuador, Messico, Panama, Perù e Repubblica Dominicana.
Nell’ambito di queste iniziative, è prevista una seconda sessione di seminari a distanza che si svolgerà il 10 e 12 dicembre 2024, alla quale farà seguito un seminario presenziale che si svolgerà nel febbraio 2025 in America Latina, che si concentrerà sui risultati concreti ottenuti e sui temi delle attività a distanza svolte a novembre e dicembre 2024. Nel marzo 2025, è prevista una sessione di chiusura online con due giornate di lavori che punteranno a consolidare le conoscenze dei servizi e delle applicazioni di Copernicus e dell’OVR acquisite nel corso delle precedenti attività.