Europa e America latina, strategie comuni per battere la povertà. 25 e 26 novembre 2014
Mentre il vecchio continente sta affrontando una recrudescenza del fenomeno della povertà e dell’esclusione sociale, appare sempre più evidente che il fenomeno dipende e si combatte attraverso le interrelazioni tra i Paesi.
Si svolgerà a Napoli, il 25 e il 26 novembre – presso Villa Pignatelli in via Riviera di Chiaia, 200 – il seminario bi-regionale America Latina – Europa “Inclusione sociale attiva: miglioramento delle strategie per superare le condizioni della povertà”.
L’iniziativa – partita nel 2012 attraverso il Programmadella Commissione Europea EUROsociAL (di cui fa parte l’Istituto Italo Latino Americano) e la Comisión Económica para América Latina y el Caribe (CEPAL) – si qualifica come uno spazio di apprendimento tra pari.
In quest’ottica, le giornate di lavoro di Napoli prevedono due fasi: nella prima, si approfondirà la riflessione politico-istituzionale su come integrare i tre pilastri fondamentali della strategia per un’inclusione “attiva” dei poveri, ossia il sostegno al reddito, l’inserimento lavorativo e l’accesso a servizi di qualità. Sono proprio queste, ricordiamolo, le tre misure integrate su cui punta l’Italia per combattere la povertà, avvalendosi dei prossimi fondi strutturali europei. La seconda parte del seminario sarà invece dedicata alle attuali prospettive per accelerare la messa in atto di meccanismi di maggior coordinamento e convergenza delle politiche dei paesi dell’America Latina nell’area della protezione sociale.
Con questo obiettivo si condivideranno analisi dell’esperienza europea di governo sopranazionale nell’ambito delle politiche sociali. L’ipotesi che anima questa seconda fase del seminario – nella quale avrà luogo una tavola rotonda con la partecipazione delle alte autorità – è che la convergenza e il coordinamento delle politiche sociali, a livello regionale, possano coadiuvare anche la gestione dei cicli economici espansivi e recessivi, favorendo allo stesso tempo maggiore equità e resilienza delle società. Una gestione di cicli economici che, anche se a diversa scala, sia in America Latina che in Europa dipendono sempre più dalle interrelazioni esistenti tra i paesi.
L’America Latina ha fatto grandi passi per abbattere la miseria e la povertà (dal 43,9% del 2002 al 27,9% nel 2013). Anche la distribuzione della ricchezza è migliorata, in un periodo in cui invece l’Europa sperimenta la sua più grave crisi dal dopo guerra in poi e una recrudescenza del fenomeno della povertà e dell’esclusione sociale (6,5 milioni di persone in più tra il 2008 e il 2012, arrivando al 24,8% della popolazione, secondo dati EU-SILC). Le due regioni possono oggi dialogare come mai era avvenuto nel passato, quando anzi l’Europa era guardata come un esempio irraggiungibile. Alcune sfide sono simili, almeno con alcuni paesi dell’America Latina, alle prese come noi con il problema di costruire un nuovo modello di welfare.
L’appuntamento convocato a Napoli vuole dunque mettere a confronto le riflessioni attuali in Europa e in America Latina sulle politiche di protezione sociale e sui temi della lotta alla povertà e all’esclusione sociale. Di grande interesse sarà conoscere i percorsi sviluppati in Europa per coordinare le politiche nazionali di protezione sociale nell’ambito della propria agenda d’integrazione regionale.