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COPOLAD III: Seminario internazionale sull’uso sociale dei beni confiscati al narcotraffico. Buenos Aires, 30-31 maggio


Il 30 e 31 maggio si è tenuto a Buenos Aires il “Seminario internazionale sul recupero, l’amministrazione e la destinazione a uso sociale e comunitario dei beni confiscati al narcotraffico e alla criminalità organizzata”, organizzato dall’IILA nell’ambito del Programma di cooperazione tra l’America Latina, i Caraibi e l’Unione Europea sulle politiche della droga, COPOLAD III.

Il seminario è stato preceduto da una riunione presso il Ministero degli Esteri dell’Argentina, organizzata dalla Direzione per la Sicurezza Umana, l’Innovazione e gli Affari Tecnologici Internazionali, alla quale hanno partecipato il Sottosegretario Martín Verrier del Ministero della Sicurezza, il Sottosegretario Alberto Nanzer del Ministero della Giustizia e il Sottosegretario Gustavo Segnana di SEDRONAR, e dove sono state discusse questioni di cooperazione bilaterale.

Il Seminario internazionale è stato organizzato in collaborazione con il progetto “Bien Restituido”, anch’esso finanziato dall’Unione Europea, che promuove l’approvazione di una legge che regoli il riutilizzo sociale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata in Argentina, coordinato da LIBERA, in consorzio con Asociación por la Igualdad y la Justicia, Fundación Multipolar e Circulo Jurídico de Argentina. All’organizzazione del seminario ha partecipato anche il Gruppo di Azione Finanziaria dell’America Latina (GAFILAT), con il quale l’IILA ha firmato un memorandum, e il cui Segretario esecutivo, Esteban Fullin, partecipando all’evento, ha ricordato che nei prossimi processi di valutazione reciproca condotti dal GAFILAT, i Paesi saranno valutati anche per la loro capacità di gestire e utilizzare i beni confiscati alla criminalità organizzata.

L’evento ha visto la partecipazione di 14 Paesi dell’America Latina e dei Caraibi (Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Repubblica Dominicana, Ecuador, El Salvador, Honduras, Panama, Paraguay, Perù, Trinidad e Tobago e Uruguay) e di 5 Paesi europei (Germania, Spagna, Francia, Italia e Portogallo) e si è articolato in tre momenti distinti, ma accomunati dallo stesso denominatore: l’importanza di confiscare, gestire in modo efficiente e destinare i beni della criminalità organizzata e della corruzione alle istituzioni pubbliche e alle organizzazioni sociali.

Il primo momento è stato un Tavolo di dialogo tecnico tra i rappresentanti delle agenzie che amministrano beni confiscati dell’America Latina e dell’Europa, che hanno scambiato opinioni ed esperienze su questioni di interesse comune come il ruolo delle autorità locali nella destinazione dei beni confiscati o la gestione dei beni sequestrati prima della loro confisca definitiva.

Il secondo momento è stata la Conferenza sulle esperienze internazionali e comparate di recupero, amministrazione e destinazione ad uso sociale e comunitario dei beni confiscati al narcotraffico e alla criminalità organizzata. Alla Conferenza, aperta dall’Ambasciatore dell’Unione Europea in Argentina e dal Direttore del programma COPOLAD III, hanno partecipato il Prefetto Bruno Corda, Direttore dell’Agenzia italiana per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, Vanessa Perrée, Direttore dell’Agenzia francese AGRASC, Luis Montero, del Fondo spagnolo per i beni confiscati, Francis Vargas, della Società per i beni speciali (SAE) della Colombia, Tatiana Giannone di LIBERA. Il governo argentino era rappresentato da Raúl Silvino Contreras, Direttore nazionale delle indagini penali sul traffico di droga del Ministero della Sicurezza e da Alberto Nanzer, Sottosegretario alla Politica criminale del Ministero della Giustizia.

Il terzo momento è stato l’incontro al Congresso Nazionale argentino degli esperti internazionali invitati dal programma COPOLAD III con i deputati promotori della proposta di legge “Bien restituido”, considerata uno degli strumenti essenziali nella lotta alle organizzazioni criminali. Secondo le parole di uno dei deputati presenti: “L’Argentina potrebbe essere il secondo Paese al mondo, dopo l’Italia, ad avere una legge nazionale che restituisce alla società i beni della criminalità organizzata e delle mafie. Le esperienze, il sostegno dei Paesi e dei funzionari che ci hanno visitato oggi ci riempiono di speranza”.

La Nacion ntervista al Prefetto Bruno Corda