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Attività di Assistenza tecnica in materia di Circuiti penitenziari. Perù, 14-18 ottobre


Altra attività, in materia di assistenza tecnica per l’implementazione dei circuiti differenziati di detenzione, è stata svolta in Perù dall’esperta italiana Lucia Lotti, procuratore aggiunto presso il Tribunale di Roma.
 
L’Istituto penitenziario nazionale, INPE, ai sensi del decreto legislativo n. 1328 (di rafforzamento del sistema penitenziario nazionale e dell’Istituto penitenziario nazionale) costituisce l’organo di governo del sistema penitenziario nazionale, che ha competenza a livello nazionale nell’esecuzione di misure di privazione della libertà, pene detentive effettive e sospese, pene restrittive della libertà, pene restrittive dei diritti, misure alternative alla privazione della libertà e sorveglianza elettronica personale, con l’obiettivo del reinserimento sociale.
L’INPE è composto da una sede centrale a Lima, da otto uffici regionale e copre 67 istituti penitenziari. L’Ufficio del Mediatore del Perù, per mandato costituzionale, ha il potere di controllare l’INPE e di visitare gli istituti penitenziari al fine di verificare il rispetto delle prerogative fondamentali della persona e che le condizioni di detenzione siano ragionevoli.
Il sistema carcerario peruviano è ben strutturato e l’INPE dispone anche di un Centro Nazionale di Studi Criminologici e Penitenziari (CENECP), avente il compito di selezionare e formare il personale carcerario, oltre a condurre studi e ricerche nel campo delle scienze penitenziarie e criminologiche; esiste poi una sottodirezione dell’intelligence penitenziaria, la cui funzione, secondo il regolamento dell’INPE sull’organizzazione e le funzioni (ROF), è di raccogliere, elaborare e valutare le informazioni relative alle attività operative degli istituti penitenziari e delle unità collegate, nonché di dirigere, coordinare e supervisionare le attività di intelligence e controspionaggio; un tribunale disciplinare di carriera penitenziaria e un segretariato.
Nel settembre 2016 si è assistito ad un processo di riforma penitenziaria volto a rafforzare l’INPE e il trattamento dei detenuti attraverso il lavoro e l’istruzione con la partecipazione del settore privato della società civile, l’autorità nelle carceri ed anche istituire la sicurezza elettronica e formare il personale penitenziario.
A partire dal 2018 sono stati realizzati diversi progetti di assistenza tecnica, integrati e coordinati in base alla domanda del paese. In particolare, è stato fornito sostegno in materia di infrastrutture, sistemi di dati, carriera penitenziaria, misure di controllo interno e intelligence carceraria.
Scopo dell’attività è stato quello di adottare una strategia di circuiti differenziati specifici per la gestione dei criminali più pericolosi, ridurre il rischio di infiltrazione della criminalità organizzata nel sistema penitenziario rafforzando la gestione dei centri penitenziari attraverso circuiti differenziati e raccomandazioni utili per la realizzazione di detta gestione separata.
Sono state tenute riunioni con i team tecnici dell’INPE, con i rappresentanti istituzionali, con la DUE in Perù, per poi effettuare una visita ai centri penitenziari.