Women Out Of Joint | Il femminismo è la mia festa | 28-30 settembre | Galleria Nazionale
Women Out of Joint. Il femminismo è la mia festa
Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea – Roma
28-29-30 settembre
Il festival Women Out of Joint è promosso e organizzato dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea e dall’IILA (Istituto italo-latinoamericano), che nel 2018 ha deciso di consolidare il proprio impegno nell’ambito delle politiche di genere perseguendo l’obiettivo n. 5 dello Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite sul tema dell’uguaglianza e l’empowerment di donne e adolescenti.
Women Out of Joint è l’occasione per la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di presentare al pubblico l’archivio recentemente acquisito di Carla Lonzi – femminista italiana, scrittrice e critica d’arte – che consentirà a studiose/i e a ricercatrici/tori di accedere finalmente a un prezioso materiale documentario il cui valore è internazionalmente riconosciuto per la storia dell’arte e il pensiero di genere.
All’inizio degli anni Settanta, Carla Lonzi ha definito il femminismo «la mia festa»: con il festival Women Out of Joint la Galleria Nazionale rende un omaggio alla sua figura teorica e militante con tre giorni di festa aperta a tutte e a tutti.
Attraverso incontri, laboratori, performance, proiezioni, letture, il festival Women Out of Joint mette a confronto le esperienze di artiste, storiche dell’arte, performer, attiviste, ricercatrici, designer, architette, provenienti da una scena internazionale e transdisciplinare, tra le quali Julia Antivilo, Maria Luisa Boccia, Annarosa Buttarelli, Silvia Calderoni, Valie Export, Gaia Giuliani, Maria Grazia Chiuri, Rosa Ferré, Claire Fontaine, Cecilia Fajardo Hill, Carmen María Jaramillo, Bianca Menna, Michela Murgia, Marina Valcarenghi, Lea Vergine…
Essere donna è una poetica, un’arte singolare che non ha cardini né regole prefissate: le ospiti di Women Out of Joint non temono di pronunciare la parola «femminismo», scegliendo di guadare alle molteplici espressioni con le quali le donne – autonomamente o in condivisione – continuano a ribaltare vecchie e nuove forme di subalternità.
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un progetto a cura di Ilaria Bussoni, Cristiana Collu, Rosa Jijón