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Realizzata la scuola estiva sugli oceani nell’ambito del Cluster Copernicus Centroamerica Mari e Oceani e del Progetto “Pianeta Oceano: origine, presente e futuro della vita sulla Terra” . 25-27 febbrario 2025


Dal 25 al 27 febbraio 2025 nell’ambito della strategia Global Gateway dell’Unione Europea si è tenuta a San José, in Costa Rica, la Scuola estiva “Consolidando competenze – Pianeta Oceano: Origine, presente e futuro della vita sulla Terra / Cluster Copernicus Centro America Mari e Oceani”. L’attività è stata organizzata dall’IILA sotto gli auspici del Centro Nazionale di alta tecnologia (CeNAT) e con il sostegno del Ministero della Scienza, dell’Innovazione, della Tecnologia e delle Telecomunicazioni (MICITT) di Costa Rica. La Scuola estiva si è inserita in due iniziative realizzate dall’IILA: “Cluster Copernicus Centroamerica Mari e Oceani”, finanziata dalla cooperazione regionale dell’Unione Europea attraverso la strategia Global Gateway, e “Pianeta Oceano: origine, presente e futuro della vita sulla Terra”, finanziata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Nell’ambito della formazione è stato presentato il primo osservatorio virtuale regionale latinoamericano volto a preservare la salute e l’integrità degli ecosistemi marini in America Latina, un’iniziativa finanziata dal Ministero italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che rappresenta la continuazione della serie di seminari online realizzati nei mesi di novembre e dicembre 2024. Alla sessione di apertura sono intervenuti il Ministro della Scienza, dell’Innovazione, della Tecnologia e delle Telecomunicazioni (MICITT) del Costa Rica, Paula Bogantes Zamora, nonché l’Ambasciatore dell’Unione Europea in Costa Rica, Pierre-Louis Lempereur, l’Ambasciatore d’Italia in Costa Rica, Alberto Colella, e il Direttore del CeNAT, José Roberto Vega Baudrit. Il Ministro Bogantes Zamora ha sottolineato l’importante lavoro dell’iniziativa Copernicus per la protezione degli ecosistemi e l’osservazione degli oceani, di cui un buon 80% resta ancora da indagare, e ha ribadito l’impegno del suo Ministero a sostenere idee e partecipare a iniziative e attività strategiche per il continente latinoamericano. L’Ambasciatore Pierre-Louis Lempereur ha fatto riferimento alla Terza Conferenza delle Nazioni Unite sugli Oceani, che si terrà a Nizza dal 9 al 13 giugno 2025, e al quadro delle azioni dell’UE sui mari. A tale riguardo, ha sottolineato l’importanza di Copernicus nel fornire dati sullo stato degli oceani, dati di grande utilità per l’assunzione di decisioni. L’Ambasciatore Colella ha evidenziato le strette relazioni scientifiche tra Italia e Costa Rica e il rilevante contributo delle ricercatrici di entrambi i Paesi al loro sviluppo. Ha inoltre sottolineato il contributo del CENAT allo sviluppo tecnologico del Costa Rica e ha lodato la capacità dell’IILA di promuovere iniziative basate sulle reali esigenze dei Paesi beneficiari. La sessione inaugurale si è conclusa con i saluti istituzionali del professor José Roberto Vega Baudrit, direttore del CeNAT, che ha ribadito l’impegno del CENAT per la tutela dei mari e degli oceani. Le successive attività, moderate dal Segretario Tecnico-Scientifico dell’IILA, Tatiana Ribeiro Viana, sono proseguite con seminari incentrati su temi quali Diritto e Governance del Mare (Carlos Murillo Zamora, Direttore e Ricercatore dell’Osservatorio dello Sviluppo dell’Università di Costa Rica), principi di oceanografia satellitare (Milton Kampel, Ricercatore dell’Istituto Nazionale di Ricerca Spaziale [INPE, Brasile], coordinatore scientifico del progetto “Pianeta Oceano: origine, presente e futuro della vita sulla terra” e dell’iniziativa “Copernicus Centroamerica Mari e Oceani”), i servizi di monitoraggio marino (Ana B. Ruescas, Eumetsat, docente presso il Dipartimento di Geografia dell’Università di Valencia e consulente per l’osservazione della Terra). Sono inoltre stati realizzati seminari sull’uso dei servizi Copernicus per l’analisi dei fondali marini nello studio dei cambiamenti climatici (Angelo Camerlenghi Direttore di Ricerca dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS/Italia), presentati casi d’uso relativi ai servizi Copernicus (Valentina Giunta, Mercator Ocean International), esposti i servizi del Centro Regionale Copernicus per l’America Latina e i Caraibi (Jaime Ortega, Direttore scientifico di CopernicusLAC Cile), così come casi d’uso di Copernicus in alcuni servizi regionali come l’INVEMAR della Colombia (Paula Cristina Sierra-Correa, Coordinatrice della ricerca e dell’informazione per la gestione marina e costiera dell’Istituto di ricerca marina e costiera “José Benito Vives de Andréis” [INVEMAR, Colombia] e Co-Chair di IODE-IOC-UNESCO) e il servizio “MyOcean Pro Viewer” (Elena Di Medio, Lobelia Earth). I seminari si sono alternati a sessioni pratiche sull’uso concreto di Copernicus e di altri servizi gratuiti di osservazione della Terra, tenuti dal professor Milton Kampel e dal dottor Joao Felipe Cardoso dos Santos, ricercatori dell’Istituto Nazionale per la Ricerca Spaziale (Brasile). La Scuola estiva dell’IILA ha inteso stabilire linee di lavoro specifiche per consentire a ogni paese di sviluppare proprie priorità tematiche ed elaborare diagnosi e raccomandazioni per “il recupero blu” a livello regionale. Vi hanno assistito 35 partecipanti provenienti dalla regione centroamericana (Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras e Panama), e da altri paesi della regione dell’America Latina e del Caribe, (Repubblica Dominicana, Cile, Colombia, Ecuador, México e Perù).