Progetto Rafforzamento e miglioramento di capacità, resilienza e accesso ai mercati dei prodotti agricoli tradizionali
L’America Latina è un importante produttore agricolo. La crisi generata dalla pandemia di COVID-19 ha avuto effetti devastanti su questo settore, già colpito dalle condizioni climatiche avverse e dal flagello di malattie e parassiti che attaccano e distruggono colture e vegetazione. È quindi più che mai necessario agire per sostenere una ripresa economica sostenibile nel settore agricolo e in particolare nelle zone rurali, per contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030. Produrre meglio, rispettare l’ambiente e garantire la ripresa economica post-pandemia in un contesto di maggiore coesione sociale, è uno degli obiettivi dell’IILA che comprende anche azioni per ridurre le disuguaglianze, in particolare di genere. In tale ottica, la SSE dell’IILA ha organizzato una prima attività, con la partecipazione degli Addetti Economici e Commerciali delle Ambasciate dei paesi produttori di caffè membri dell’IILA, nell’ambito del Progetto “Rafforzamento e miglioramento di capacità, resilienza e accesso al mercato dei prodotti agricoli tradizionali” finanziato dalla DGCS-MAECI.
La prima visita della delegazione composta dai rappresentanti di Colombia, Costa Rica, Cuba, Ecuador, El Salvador, Guatemala, Haiti, Honduras, Nicaragua, Panama e Repubblica Dominicana è iniziata a Torino, alla Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza, dove hanno avuto l’opportunità di conoscere l’Innovation Center e il Training Center. Inoltre, la visita al Museo ha permesso di ripercorrere le tappe della storia, mentre Factory 1895, lo stabilimento produttivo del nuovo brand Lavazza, ha consentito di osservare l’area innovativa, con impianti all’avanguardia, dove viene prodotto un caffè selezionatissimo da micro-lotti, alcuni dei quali provenienti da paesi dell’America Latina. Durante la visita a “Nuvola”, sede dell’azienda Lavazza, i delegati hanno avuto l’opportunità di riunirsi con i rappresentanti di Slow Food per conoscere i progetti in corso ed in particolare la Slow Food Coffee Coalition, una rete aperta nata dall’iniziativa di Slow Food insieme al Gruppo Lavazza, con l’obiettivo di creare nuove connessioni e migliorare le relazioni tra agricoltori e consumatori per rafforzare il primo, e più fragile, anello della filiera, oltre a promuovere l’identità del loro caffè per farlo conoscere tra chi lo beve quotidianamente.
Da sottolineare il lavoro della Fondazione Lavazza, che sostiene e finanzia, autonomamente o anche attraverso collaborazioni pubbliche e private, 31 progetti in 19 paesi in tre continenti, a beneficio di oltre 130.000 coltivatori di caffè. L’obiettivo principale dei progetti sostenuti dalla Fondazione Lavazza è migliorare il rendimento produttivo e la qualità del caffè, promuovendo lo spirito imprenditoriale dei produttori e il miglioramento delle loro condizioni di vita.
Successivamente, la delegazione si è recata a Firenze, dove ha visitato la sede dell’Accademia del Caffè Espresso, centro di ricerca e cultura de La Marzocco, azienda che produce macchine per caffè espresso d’eccellenza, dove è stata effettuata una visita ai laboratori in cui il caffè crudo, proveniente direttamente dai luoghi di produzione, viene analizzato, tostato, valutato ed estratto utilizzando la migliore tecnologia disponibile sul mercato.