Decretato il verdetto del Premio IILA-Letteratura 2021!
L’IILA – Organizzazione Internazionale Italo-Latino Americana ha indetto il Nuovo Premio IILA-Letteratura, che ha ridato vita alla storica tradizione del Premio Letterario IILA in vigore dal 1969 al 1996, con l’obiettivo di contribuire alla diffusione e valorizzazione della produzione letteraria latinoamericana contemporanea tradotta e pubblicata in italiano, promuovere le nuove voci della letteratura dell’America Latina, dare un impulso alla traduzione e all’industria editoriale.
Nel periodo di apertura del bando (maggio/luglio 2021), indirizzato alle case editrici italiane che hanno pubblicato, in lingua italiana, un’opera di narrativa di autori latinoamericani nel biennio 2019-2020, hanno partecipato 15 case editrici con 22 opere di autori provenienti da 9 Paesi diversi.
La Giuria è stata presieduta dal Premio Nobel Mario Vargas Llosa e composta da esponenti di spicco del mondo accademico italiano specializzato nello studio e nella critica della letteratura latinoamericana: Gabriele Bizzarri (Università di Padova), Martha Canfield (Università di Firenze), Camilla Cattarulla (Università degli Studi Roma Tre), Augusto Guarino (Università di Napoli “L’Orientale”), Stefano Tedeschi (Sapienza Università di Roma), Roberto Vecchi (Università di Bologna, referente per la letteratura brasiliana).
La Giuria, dopo aver valutato nel merito la qualità delle opere pervenute, ha decretato all’unanimità vincitrice l’opera Kentukis, della giovane scrittrice argentina Samanta Schweblin (per la prima volta nella storia del Premio, è un’autrice ad aver ricevuto questo riconoscimento), pubblicata nella versione italiana da Edizioni SUR (Kentuki, Roma, 2019).
Inoltre, la Giuria ha attribuito il Premio alla miglior traduzione a Laura Scarabelli per la versione in italiano di Mano de obra della scrittrice cilena Diamela Eltit, edita in Italia da Alessandro Polidoro Editore (Manodopera, Napoli, 2020).
Di seguito le motivazioni della Giuria:
Kentukis di Samantha Schweblin
Mescolando i codici del realismo con quelli della fantascienza, o meglio, mascherando da distopia futurista l’incontestabile dittatura tecnocratica che ordinariamente regola le nostre vite, Samanta Schweblin trasforma l’invenzione “low tech” dei suoi peluches animati in uno straordinario veicolo di svelamento della condizione umana all’epoca della grande ragnatela virtuale, imbastendo una serie di formidabili variazioni episodiche intorno al tema della nostra (paradossale) disconnessione psicologica, affettiva ed etico-politica, ed evocando così il fantasma del corpo – presenza verificabile allacciata ad una precisa circostanza geografica e storica, agentività responsabile – come grande represso della contemporaneità.
Traduzione di Mano de obra di Diamela Eltit, a cura di Laura Scarabelli
Il linguaggio realista, crudo e pungente all’interno di un discorso complesso e stratificato in cui, ai due estremi, convivono virtuosismi stilistici e oscenità, è reso al meglio da una traduzione capace di restituire e di interpretare gli aspetti più articolati dell’autrice cilena, in particolare quelli relativi alla coesistenza di impegno politico ed estetica sperimentale.
Samanta Schweblin e Laura Scarabelli riceveranno il premio direttamente dal Premio Nobel Mario Vargas Llosa. La premiazione avverrà domenica 5 dicembre 2021, alle ore 12.00, nell’ambito di “Più libri più liberi – Fiera Nazionale della piccola e media editoria”.