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Attività di Assistenza tecnica in materia di Classificazione. Honduras, 14-18 ottobre 2019


Questa attività in materia di assistenza tecnica, volta a definire un procedimento di classificazione dei detenuti in Honduras, è stata guidata dall’esperta italiana Annunziata Passannante, Direttrice della terza casa circondariale di Rebibbia.
In Honduras, l’Istituto penitenziario nazionale dipende dal Segretariato per i diritti umani, giustizia e governance.
È stato riscontrato che i 27 centri penitenziari hanno una capacità contenitiva di 10.600 posti, ma registrano più di 20.000 persone private della libertà, con un tasso di sovraffollamento pari al 180 %. La percentuale di persone private della libertà per 100.000 abitanti è di 216, ben al di sopra degli standard internazionali. Soltanto la percentuale dell’1,5 è formata da detenuti stranieri, circa il 5 per cento da donne e solo l’1 per cento da minori. Questi ultimi dipendono dal una diversa istituzione  per l’attenzione ai minori autori di reati (INAMI).
 
Dal 2006, il numero di persone private della libertà è in aumento, caratterizzato da violenza, povertà e da un numero elevato di appartenenti a maras e bande in genere. Si stima che i membri delle gang  siano tra i 3.000 e i 4.000.
Detti centri, dove il regime di detenzione è molto rigido, accolgono i capi banda e i leader delle maras. Per far fronte alle caratteristiche specifiche di questo tipo di criminalità, dal 2015 sono state costruite, con il sostegno degli Stati Uniti, prigioni di alta sicurezza.
Dopo la visita di orientamento nel paese, nell’ottobre 2018 è stato richiesto il sostegno del Programma EL PAcCTO e designato un Focal Point per il settore penitenziario.
L’attività di assistenza svolta dalla dottoressa Passannante è stata incentrata sulla necessità di contribuire al processo di rafforzamento della professionalizzazione del personale penitenziario, di elaborare linee di classificazione e dunque di separazione delle persone private della libertà sulla base del loro profilo e del livello di pericolo in modo da definire procedure per la classificazione.
Segnatamente, si sono tenute riunioni con il Segretariato per i diritti umani, per la giustizia, la governance, l’Istituto penitenziario nazionale e l’Istituto per l’attenzione ai minori autori di reati, oltre che con la DUE in Honduras.
Infine, sono state effettuate visite alle carceri presso cui sono detenuti adulti e minori.