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I cluster di Expo 2015: si inizia all’IILA con caffè e cacao. 29 marzo 2012


coffe cocoa cluster 29.03.2012 001Il 29 marzo 2012 si è tenuto nella sede dell’IILA il primo incontro del gruppo di lavoro dei cluster del Caffè e del Cacao, con la presenza, fra gli altri, dei diplomatici dei Paesi dell’America Latina, produttori di caffè e cacao. Con tale evento prendono forma i cluster tematici che caratterizzeranno l’ Expo Milano 2015.
Il cluster è una soluzione riservata ai Paesi che, per ragioni economiche, non potrebbero avere un proprio spazio autonomo nell’ esposizione mondiale di Milano. Expo 2015 provvederà gratuitamente alla costruzione di questi spazi, che saranno organizzati intorno a un tema: la coltivazione di cereali, di caffè, di riso o di cacao.
Nella riunione all’IILA i probabili partecipanti ai cluster su cacao e caffè hanno incontrato i rappresentanti di Expo 2015, i ricercatori, le aziende del settore e gli enti interessati. Nel caso del caffè, ad esempio, sono stati invitati a partecipare al gruppo di lavoro l’Università degli Studi di Milano e, come osservatori, Brasile, Colombia e Indonesia. Diversamente da altre esposizioni universali, infatti, i Paesi non si metteranno più insieme su base geografica, ma in base al tema, che può essere legato a un prodotto alimentare (l’esposizione milanese è dedicata a “Nutrire il pianeta, energia per la vita”) oppure a una determinata identità (per esempio zone aride, isole e nutrizione).
coffe cocoa cluster 29.03.2012 008Al gruppo di lavoro sul caffè hanno partecipato 32 Paesi, 29 a quello sul cacao. Tutti i rappresentanti  si sono detti soddisfatti di poter lavorare insieme per definire le modalità dei cluster.
“Abbiamo un miliardo di persone denutrite nel mondo, i cluster servono anche per ridare un maggiore equilibrio e danno la possibilità di intraprendere il cammino per un nuovo modello di sviluppo”. Così il  Vice Presidente dell’IILA Alfredo Trinidad Velasquez, Ambasciatore del Guatemala e uno dei due commissari nominati per i cluster di caffè e cacao all’Expo di Milano, ha commentato la nuova soluzione proposta dall’Esposizione universale milanese. “In queste esposizioni non c’è solo una questione commerciale – ha aggiunto Trinidad Velasquez – ma un dibattito politico e sociale. I cluster nascono anche per dimostrare che non esiste un modello di sviluppo imposto ma soprattutto che è possibile una nuova maniera di distribuzione: se ciò diventa ‘rete’ siamo sulla strada giusta”.