Incontro con il Maestro Héctor Ulises Passarella. 9 febbraio 2012
Giovedì 9 febbraio 2012, ore 18.30, sede IILA
L’IILA, l’Ambasciata dell’Uruguay e il Centro del Bandoneón hanno presentato l’incontro con il Maestro Héctor Ulises Passarella: “Charlemos de bandoneón y de un tango sin etiquetas…” (“Parliamo di bandoneón e di un tango senza etichette…”), aperto dalle parole di saluto dell’Ambasciatore Federico Ortuño-Victory, Presidente dell’IILA
L’incontro con Héctor Ulises Passarella, considerato “… uno dei musicisti più completi nella storia del bandoneón…” (Ricardo Ostuni, 2011) è stato un’opportunità per approfondire la conoscenza di questo meraviglioso strumento, attraverso le spiegazioni e le video-proiezioni commentate dal grande Maestro uruguayano.
Questo incontro si inserisce in un progetto culturale che il Centro del Bandoneón, che riunisce amanti di questo strumento che arrivano da tante parti d’Italia, sta portando avanti da quasi tre anni a Roma, cercando di dimostrare come il bandoneón non è e non può essere solo legato ai locali milongueri.
Il Maestro Passarella, intervistato da Tania Colangeli, Presidente del Centro del Bandoneón, ha parlato non solo del bandoneón arrivato al Río de la Plata più di 100 anni fa, o del bandoneón di Troilo, di Piazzolla, di Federico, ma anche di un bandoneón fatto conoscere da Alejandro Barletta, da Réne Marino Rivero e dallo stesso Passarella.
A tal proposito Elbio López dice: “Ulises Passarella è uno dei grandi musicisti che l’Uruguay ci ha dato negli ultimi cento anni, ben oltre il genere popolare. Dotato di un’innata tensione verso qualsiasi forma di bellezza musicale, il suo strumento, il bandoneón, è in grado di trasmetterci con la stessa capacità tecnica un’opera di Bach o una creazione di Piazzolla…”.
Durante l’incontro il Maestro Passarella ha parlato inoltre di un tango, quello culturale, con pretese artistiche, derivato da una forte riflessione ed ansia di esistere dell’uomo rioplatense….di quel tango che il Maestro ha conosciuto da adolescente e che ha iniziato a vivere, a “masticare” nelle orchestre tipiche della sua città, Florida.
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