Progetto Museo Verde in Paraguay
Il Museo Verde nasce nel 2016 con una piccola sala espositiva costruita con legno quebracho e palma caranday nella località di Karcha Bahlut, nel nord del Paraguay, sulle rive dell’omonimo fiume, ai confini con Bolivia e Brasile. Una Comunità di indios Ishir, molto legata alle proprie tradizioni, aveva infatti espresso il desiderio di veder ricostruito un “luogo della memoria ancestrale”, andato distrutto anni prima in un incendio. Nel 2018 l’UNDP Paraguay ha finanziato un secondo museo Verde a Carmelo Peralta, all’interno di una riserva di Ayoreo che verrà inaugurato il prossimo settembre, e dotato di una piccola biblioteca/videoteca, verranno inoltre organizzate attività di formazione.
Partendo dal Paraguay sono stati presi contatti con 7 delle 25 etnie che popolano il Gran Chaco: una pianura grande tre volte l’Italia, che si estende in Argentina, Bolivia e Brasile. E’ un giacimento di risorse naturali incontaminate e di tradizioni ancestrali poco studiate.
Il Museo Verde non consiste solo nella graduale creazione di un circuito di micro infrastrutture museali che potranno diventare un punto di riferimento per il visitatore, ma è anche una rete sul territorio della quale fanno parte volontari, esponenti di comunità indigene e personalità a vario titolo interessate a contribuire alla sua riuscita come antropologhi, naturalisti, grafici, architetti e rappresentanti di varie istituzioni.
E’ nello stesso tempo una rete che si estende in Italia, Europa e Sudamerica, che coinvolge Istituzioni museali e culturali depositarie di oggetti, immagini ed informazioni importanti per contribuire al comune obiettivo di conservazione e valorizzazione delle culture del Gran Chaco. Con la collaborazione dell’IILA si sta ora lavorando per la realizzazione del terzo Museo verde.
Nelle prime tre settimane di giugno l’esperto Gherardo La Francesca, coordinatore del progetto e l’Architetto Camilla Persi, hanno effettuato una missione tra Paraguay, Argentina e Brasile che ha coinvolto cinque comunità indigene.
Presso la Comunità Caduveo di Sao Joao, nel Mato Grosso do Sul in Brasile, è stato definito il progetto per un terzo Museo restaurando, su richiesta della Comunità indigena, un immobile semi abbandonato di proprietà della FUNAI. Grazie alla collaborazione dell’antico e prestigioso Museo Preistorico Etnografico “L. Pigorini”, oggi confluito nel nuovo Museo delle Civiltà, è stata realizzata una copia 3 D monocromatica di un vaso caduveo della fine del secolo XIX. L’oggetto è stato consegnato ad un’artigiana che lo ha colorato, perfezionando una replica dell’originale. L’esperimento è stato presentato come “best practice”, in una conferenza sul Museo come Laboratorio, tenutasi a Rio lo scorso giugno.
-Presso la Comunità Toba di Fortin Lavalle, nel Chaco Argentino, è stato definito un progetto per inserire, nella sede della locale Associazione di “Mujeres artesanas” una struttura leggera, modulare, contenente informazioni ed immagini utili per creare un opportuno collegamento tra tradizioni ancestrali e moderno artigianato.
-Presso la Comunità Ache di Puerto Barras (Paraguay orientale), è stata avviata un’iniziativa analoga e sono state raccolte informazioni e consensi per realizzare in futuro un progetto di maggiori dimensioni. Accogliendo una richiesta della Comunità si realizzerà un libretto formato pocket sulla storia degli Ache, comprendente racconti e tradizioni della Comunità.
– Presso la Comunità Ayoreo di Carmelo Peralta, su richiesta del Cacique, un giovane regista paraguayano sta fornendo assistenza per la messa in scena di tematiche legate alla tradizione ancestrale dell’etnia anche grazie alla collaborazione dei giovani locali che, attraverso interviste agli anziani della comunità, raccoglieranno testimonianze su usi e costumi tradizionali.
E’ stato inoltre avviato un programma di formazione per guide indigene che assistano i visitatori interessati al “Bird Watching”, che verrà realizzato dalla ONG Guyra Paraguay, in collaborazione con la LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli).
Presso la Comunità Ishir di Karcha Bahlut (Paraguay) sono state concordate, d’intesa con il sindaco della vicina cittadina di Bahia Negra, iniziative mirate a migliorare la gestione del primo esemplare di “Museo Verde”, anche in previsione della visita che la Ministra per il Turismo paraguayano, Sofia Montiel, a dimostrazione del suo interesse per il nostro progetto, ha programmato per fine mese. Si raccoglieranno informazioni utili per il visitatore in un trittico che verrà stampato e distribuito all’Aereoporto di Bahia Negra ed in altri centri di transito dei turisti.
Durante gli ultimi giorni di missione ad Asuncion sono stati realizzati due incontri. Uno con la Ministra per il Turismo, durante il quale è stato illustrato il progetto per la creazione di itinerari sulle orme dei grandi esploratori dell’800. Il “Percorso Guido Boggiani”, nel bacino Del Rio Paraguay, collega i primi tre esemplari di Museo Verde, con visita a Comunità Ishir, Ayoreo e Caduveo. Il secondo incontro con la Direttrice del Centro Culturale della Repubblica “El Cabildo” e l’Ambasciatore italiano in Paraguay, è stata invece concordata la realizzazione, nel quadro della Biennale di Arte indigena, di un congresso sulle culture indigene del Chaco (settembre 2020) a cui verranno invitati anche i rappresentanti delle sette etnie coinvolte nel progetto del Museo Verde per fare un bilancio, in una ottica di critica costruttiva, di quanto realizzato.