Éxito en la 53 Bienal de Arte del Pabellón IILA- América Latina. 5 de junio de 2009
Éxito en la 53 Bienal de Arte del Pabellón IILA- América Latina. 2009
Venezia: presenti dieci Paesi, con dodici artisti
E’ stato inaugurato il 5 giugno alle Artiglierie dell’Arsenale di Venezia il Padiglione dell’America Latina – IILA alla 53. Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia, che per questa edizione si presenta con la denominazione Mundus Novus – Arte Contemporáneo de América Latina. Dieci i Paesi espositori: Bolivia, Colombia, Costa Rica, Cuba, Ecuador, El Salvador, Guatemala, Honduras, Perù, Repubblica Dominicana. Grande la partecipazione del pubblico e largo l’interesse dei critici d’arte italiani e stranieri, concordi nel ritenere la rassegna del 2009, curata da Irma Arestizabal, fra le più riuscite sia per la scelta dello spazio espositivo, sia soprattutto per gli artisti selezionati.
Il padiglione dell’America Latina resterà aperto fino al 22 novembre. In sintesi, i dodici artisti: Alberto Baraya (Colombia) crea una Expedición a Venecia, affiancando fiori e piante di vetro di Murano alle imitazioni made in China. Fernando Falconi (Ecuador) con Olimpo fa sua la figura del vulcano Chimborazo. Gli Dei di nuovi mondi sono rappresentati nel Kukulcan di Darío Escobar (Guatemala). La
luna de papel di Paul Ramírez Jonas (Honduras), ci parla del recupero della parola.La nube di Ramsés Larzábal (Cuba) è prova della vocazione costruttiva dell’arte latinoamericana. Luis Roldán (Colombia), evoca una dimensione lirica ed esistenziale della vita urbana. Un’altra visione della città latinoamericana è presente nelle nuove città di Carlos Garaicoa (Cuba). I mondi popolati da rari esemplari e da razze diverse si riflettono nei Mutantes di Raquel Paiewonsky (Rep. Dominicana), mentre i colori delle piante, degli uccelli e dei cieli del nuovo Continente animano l’opera di Federico Herrero (Costa Rica). Gastón Ugalde (Bolivia), utilizzando i ponchos Aymara e Inca, crea uno stupendo insieme di colori, trame e orditi. Lo spazio “nuovo” del tromp l’oeil di Nils Nova (El Salvador) utilizza la fotografia come un mezzo che costruisce la realtà/finzione. Sandra Gamarra (Perù) mostra i sogni, le idee e i progetti dei nostri artisti riassumendo nella sua tela i nuovi mondi.
Commissario: Patricia Rivadeneira.
Commissario Aggiunto: Alessandra Bonanni.
Curatrice : Irma Arestizabal
RICORDO DI IRMA ARESTIZABAL
Irma Arestizabal, curatrice del Padiglione IILAAmerica Latina alla 53. Biennale d’Arte di Venezia non coglierà quest’anno il frutto del suo lavoro. La Arestizabal, una delle massime esperte al mondo di arte latinoamericana in tutte le sue espressioni, è infatti prematuramente scomparsa l’11 maggio scorso. Professoressa di Storia all’Università del Sur di Bahia Blanca in Argentina, la Arestizabal aveva poi assunto la cattedra di Arte Latinoamericana Contemporanea all’Università di Buenos Aires, contribuendo in maniera significativa alla conoscenza nel mondo dei maggiori artisti del Continente. Il prestigio maturato con l’impegno universitario in Argentina le aveva valso la titolarità della cattedra di Storia dell’Arte Latinoamericana presso il ministero della Cultura del Brasile e, contemporaneamente, di professore aggiunto alle università di Essex in Gran Bretagna, di Salamanca in Spagna e alla New York University.
Dopo il suo trasferimento a Roma, dove il 27 giugno 2002 aveva assunto l’incarico di Segretaria Culturale dell’Istituto Italo-Latino Americano, contribuendo a promuovere in Italia l’arte e la cultura dell’America Latina, la Arestizabal aveva dato il meglio di sé curando per l’IILA i padiglioni dei paesi latinoamericani alla Biennale di Venezia del 2003, 2005 e 2007. E per la Biennale del 2009, ancora curatrice ufficiale, aveva scelto dodici artisti di dieci paesi riuniti nel logo “Mundus Novus – Arte Contemporaneo de America Latina”. Un padiglione che la Arestizabal aveva curato con particolare passione. Interrotto anche il prezioso lavoro che stava svolgendo con grande dedizione per la realizzazione della Mediateca dell’IILA dedicata agli artisti latinoamericani.
E’ stato inaugurato il 5 giugno alle Artiglierie dell’Arsenale di Venezia il Padiglione dell’America Latina – IILA alla 53. Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia, che per questa edizione si presenta con la denominazione Mundus Novus – Arte Contemporáneo de América Latina. Dieci i Paesi espositori: Bolivia, Colombia, Costa Rica, Cuba, Ecuador, El Salvador, Guatemala, Honduras, Perù, Repubblica Dominicana. Grande la partecipazione del pubblico e largo l’interesse dei critici d’arte italiani e stranieri, concordi nel ritenere la rassegna del 2009, curata da Irma Arestizabal, fra le più riuscite sia per la scelta dello spazio espositivo, sia soprattutto per gli artisti selezionati.
Il padiglione dell’America Latina resterà aperto fino al 22 novembre. In sintesi, i dodici artisti: Alberto Baraya (Colombia) crea una Expedición a Venecia, affiancando fiori e piante di vetro di Murano alle imitazioni made in China. Fernando Falconi (Ecuador) con Olimpo fa sua la figura del vulcano Chimborazo. Gli Dei di nuovi mondi sono rappresentati nel Kukulcan di Darío Escobar (Guatemala). La
luna de papel di Paul Ramírez Jonas (Honduras), ci parla del recupero della parola.La nube di Ramsés Larzábal (Cuba) è prova della vocazione costruttiva dell’arte latinoamericana. Luis Roldán (Colombia), evoca una dimensione lirica ed esistenziale della vita urbana. Un’altra visione della città latinoamericana è presente nelle nuove città di Carlos Garaicoa (Cuba). I mondi popolati da rari esemplari e da razze diverse si riflettono nei Mutantes di Raquel Paiewonsky (Rep. Dominicana), mentre i colori delle piante, degli uccelli e dei cieli del nuovo Continente animano l’opera di Federico Herrero (Costa Rica). Gastón Ugalde (Bolivia), utilizzando i ponchos Aymara e Inca, crea uno stupendo insieme di colori, trame e orditi. Lo spazio “nuovo” del tromp l’oeil di Nils Nova (El Salvador) utilizza la fotografia come un mezzo che costruisce la realtà/finzione. Sandra Gamarra (Perù) mostra i sogni, le idee e i progetti dei nostri artisti riassumendo nella sua tela i nuovi mondi.
Commissario: Patricia Rivadeneira.
Commissario Aggiunto: Alessandra Bonanni.
Curatrice : Irma Arestizabal
RICORDO DI IRMA ARESTIZABAL
Irma Arestizabal, curatrice del Padiglione IILAAmerica Latina alla 53. Biennale d’Arte di Venezia non coglierà quest’anno il frutto del suo lavoro. La Arestizabal, una delle massime esperte al mondo di arte latinoamericana in tutte le sue espressioni, è infatti prematuramente scomparsa l’11 maggio scorso. Professoressa di Storia all’Università del Sur di Bahia Blanca in Argentina, la Arestizabal aveva poi assunto la cattedra di Arte Latinoamericana Contemporanea all’Università di Buenos Aires, contribuendo in maniera significativa alla conoscenza nel mondo dei maggiori artisti del Continente. Il prestigio maturato con l’impegno universitario in Argentina le aveva valso la titolarità della cattedra di Storia dell’Arte Latinoamericana presso il ministero della Cultura del Brasile e, contemporaneamente, di professore aggiunto alle università di Essex in Gran Bretagna, di Salamanca in Spagna e alla New York University.
Dopo il suo trasferimento a Roma, dove il 27 giugno 2002 aveva assunto l’incarico di Segretaria Culturale dell’Istituto Italo-Latino Americano, contribuendo a promuovere in Italia l’arte e la cultura dell’America Latina, la Arestizabal aveva dato il meglio di sé curando per l’IILA i padiglioni dei paesi latinoamericani alla Biennale di Venezia del 2003, 2005 e 2007. E per la Biennale del 2009, ancora curatrice ufficiale, aveva scelto dodici artisti di dieci paesi riuniti nel logo “Mundus Novus – Arte Contemporaneo de America Latina”. Un padiglione che la Arestizabal aveva curato con particolare passione. Interrotto anche il prezioso lavoro che stava svolgendo con grande dedizione per la realizzazione della Mediateca dell’IILA dedicata agli artisti latinoamericani.